De gustibus non est disputandum, Venezia, Fenzo, 1754

Vignetta Frontespizio
 SCENA II
 
 Don PACHIONE, poi ROSALBA
 
 don Pachione
 Affé don Ramerino
 non dice mal. La vedova gentile
 mi vuol digiuno colle grazie sue
 ed ella a desinar mangiò per due.
590Se cibo degli amanti è la speranza,
 o Artimisia vezzosa amor non sente
 o dall’amante suo non spera niente.
 Rosalba
 Don Pachione, che fate?
 A bere non andate
595come gli altri il caffè?
 don Pachione
                                          Sì, andiamo tosto.
 Rosalba
 Andiamo... No, fermate.
 Ecco il paggio; osservate.
 Ve lo manda Artimisia in questo loco.
 don Pachione
 Me lo manda Artimisia? Ah non è poco.
 Rosalba
600Eccolo; don Pachione,
 volete ch’io vi serva?
 don Pachione
 Simili grazie non ricuso mai.
 Rosalba
 Poco zucchero, è vero?
 don Pachione
                                           Assai, assai.
 Rosalba
 Basta?
 don Pachione
                Un altro pochino.
 Rosalba
605Così?
 don Pachione
              Così va bene.
 Rosalba
 Siete un ghiotto perfetto.
 don Pachione
 Lo zucchero per me fa bene al petto.
 Rosalba
 Questo dolce siroppo or via pigliate.
 don Pachione
 Lo beverò con gusto.