De gustibus non est disputandum, Venezia, Fenzo, 1754

Vignetta Frontespizio
 SCENA X
 
 Don RAMERINO solo
 
 don Ramerino
 E pur l’amore istesso,
405sia piacer, sia tormento o gelo o foco,
 perfetta analogia serba col gioco.
 Gode talor l’amante,
 talor smania e delira.
 Ora ride chi gioca ed or sospira.
410Cento disprezzi a un cuore
 compensa una finezza;
 e una vincita sola
 lo sfortunato giocator consola.
 Rimedio è dell’amore
415talor cambiare il foco;
 suol la sorte cambiar chi cambia gioco.
 E alfin consuma i giorni
 e alfin manda la casa in precipizio
 l’incauto amante e il giocator per vizio.
 
420   Un nobile affetto
 lo spirto serena.
 Giocar per diletto
 si può senza pena.
 In uno è difetto,
425nell’altro è virtù.
 
    Febrifugo arcano,
 mortale veleno
 la medica mano
 sa porgere al seno
430col semplice indiano
 che vien dal Perù. (Parte)