Il pazzo glorioso, Venezia, Fenzo, 1753

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA VI
 
 BERENICE, EUGENIA, poi FLAMINIO
 
 Eugenia
 Sì signora partì.
 Berenice
                                 M’affanna o dei
 di non veder Flaminio.
 Eugenia
                                             Ed a qual fine?
 Berenice
 Molto mi preme seco
1245di raggionare.
 Eugenia
                             Ed eccolo che viene.
 Berenice
 Giungi opportun mio sospirato bene.
 Flaminio
 Bella ti leggo in volto
 qualche consuol.
 Berenice
                                 Secondo le promesse
 fatte a me da Lisetta, oggi la sorte
1250ne renderà contenti.
 Flaminio
                                        E quai promesse?
 Berenice
 Fidata all’autorevol personaggio
 che per suo fin tra breve
 rappresentar col genitor qui deve...
 Flaminio
 Qual personaggio?
 Eugenia
                                     Ella si sta vestendo
1255come il governator.
 Flaminio
                                      Tutto or comprendo;
 e qual sarà mai suo dissegno?
 Berenice
                                                         Il padre
 costringerà, farà ch’a te mi dia.
 Flaminio
 Secondi amor ciò che il mio cor desia.
 Eugenia
 Sarà fra poco. Entriamo,
1260ch’il padron non chiamasse.
 Berenice
                                                     Sì, contenta
 mi ritiro.
 Eugenia
                     Ed anch’io.
 Berenice
 Ma per gioir fra breve idolo mio.
 Flaminio
 Deh cangia amico fato
 suo maligno tenor. Ma sento, o dei!
1265da bella amica speme
 avvalorato il core e par che dica:
 «Spera che dopo lungo e rio tormento
 s’avvicina più grato il bel contento».
 
    Doppo un’orrida procella
1270ch’alle nubi il volto oscura,
 più nel ciel serena e bella
 spesso l’iride succede
 e co’ raggi il sol si vede
 più ridente scintillar.
 
1275   Dopo il duol, affanni e pene,
 spero anch’io col caro bene
 lieto in pace respirar.