Il pazzo glorioso, Venezia, Fenzo, 1753

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA VII
 
 LISETTA, poi PASQUINO
 
 Lisetta
 Signor Flaminio, oh dei, vien mio marito;
 vo’ veder di fuggirlo.
 Pasquariello
                                         A tempo a tempo
 una parola a lei.
 Lisetta
                                Oimè. Son guai.
865Come ne scamperò?
 Pasquariello
                                        E ben signora?
 Il rossor la confonde?
 Ho da inghiotirne più, non mi risponde?
 Lisetta
 A noi? Qual arroganza? Tu chi sei?
 Che pretendi da me? Sai ben ch’io son
870del Catai la regina, vanne via.
 Pasquariello
 Il malan tu sarai ch’il ciel ti dia.
 Non mi servono a me queste fandonie
 e sai quando mi monta.
 Lisetta
                                              Ah malscalzone!
 Queste parole a me? Tu sarai matto.
 Pasquariello
875Lisetta bada ben che mi vien caldo.
 Lisetta
 Caldo o freddo ti venga, io non ci penso;
 tu m’hai condotta qui, qui ci sto bene,
 si mangia allegramente,
 tu misero pezzente
880altro buono non sei che da gridare,
 sei geloso e non hai pan da mangiare.
 Pasquariello
 Dicon poi ch’il marito
 non bastoni la moglie impertinente.
 Presto vien via con me.
 Lisetta
                                             Aiuto gente.