Il pazzo glorioso, Venezia, Fenzo, 1753

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA XIII
 
 LISETTA e detti
 
 Lisetta
 Sempre sola mi lasci,
 è vero, caro Orlando.
 Pasquariello
                                         (Maledetta!)
 don Ferrante
 Vieni, vieni mia diva. Ehi da sedere.
 Lisetta
530Ditemi, che si fa?
 Pasquariello
                                   Si canta Orlando.
 Lisetta
 Vo’ sentire ancor io.
 don Ferrante
 Si legga a me vicin. Va’ seguitando.
 Pasquariello
 «"Chi è costui che sì gran colpi taglia"
 rispose un che parer volle il più fido...»
 Lisetta
535Qual canto è questo?
 don Ferrante
                                         Quando principiava
 ad impazzire.
 Pasquariello
                            Se non starete zitti,
 non si può seguitar.
 don Ferrante
                                       Via, non è niente,
 seguitate a cantar. L’orrecchie attente.
 Pasquariello
 «"Se di cera noi fossimo o di paglia
540e di foch’egli, assai farà quel grido".
 E venne contro il palladin di Francia,
 Orlando contro lui chinò la lancia».
 don Ferrante
 Oh bella cosa! Mi sento salire
 un marzial prurito. Ora vorrei
545esser io quel.
 Lisetta
                           Che bella gloria invero.
 don Ferrante
 Non ci vuol altro, io voglio andar errando.
 Pasquariello
 (A rompicollo).
 Lisetta
                               Che pensiero è questo?
 don Ferrante
 Vo’ con la morte guerreggiar, scanarmi.
 Lisetta
 No mio ben.
 Pasquariello
                          Seguitiamo o il canto io muto!
 don Ferrante
550Vo’ tutto abbandonar; son risoluto.
 Lisetta
 E la tua cara Angelica
 che farà senza te? Stelle spietate!
 don Ferrante
 (Ah che il mio ben m’attesta).
 Pasquariello
 (Ora li getto il libro nella testa).
 Lisetta
 
555   Tal funesto e rio pensiero
 di lasciarmi o cavaliero
 togli via, ch’io morirò.
 
    Mia beltà, mio mascolone
 d’esser bravo e gran campione
560se tu vuoi pur finirò.
 
 Pasquariello
 
    Eh signore che facciamo?
 Qui leggiamo o non leggiamo?
 Seguitiamo sì o no?
 
 don Ferrante
 
 Abbi flemma, aspetta un po’.
 
 Lisetta
 
565   Per tuo amore sento il cuore
 che mi balza e batte qui.
 
 don Ferrante
 
    Poveretta che disdetta!
 Lascia lascia un po’ senti’.
 
 Pasquariello
 
    (Oh malora). Manc’ancora
570che facciamo vuoi tu dir.
 
 don Ferrante
 
 Taci ollà; non tanto ardir.
 
 Pasquariello
 
 (Che sciroppo ho da inghiottir).
 
 Lisetta
 
    (Che smania ch’ha il mio sposo).
 O che gusto in verità.
 
 don Ferrante
 
575   Cara mia stati a riposo
 che l’affanno passerà.
 
 Lisetta
 
 O destino, o crudeltà.
 
 don Ferrante
 
 Leggi adesso in carità.
 
 Pasquariello
 
    Leggi un corno, che ti pare?
580Questo è il modo di trattare?
 Là ti volti e non m’ascolti,
 non abbadi ai versi miei.
 Va’ in malora tu e colei
 e non starmi più a secar.
 
 don Ferrante
 
585   Camerata che cos’hai?
 M’hai stordito, non lo sai?
 Voglio far quel che mi pare.
 Tu che vuoi? Che impertinenza?
 Se non leggi farò senza,
590non mi stare a comandar.