I bagni d’Abano, Venezia, Fenzo, 1753

Vignetta Frontespizio
 SCENA XI
 
 LISETTA, poi VIOLANTE
 
 Lisetta
 Quest’altro ganimede
 ha anch’egli i grilli sui,
 una donna vorria tutta per lui.
855Eccola. Oh se veniva un poco prima,
 si volevan sentir le belle cose!
 Violante
 Cento fiamme amorose
 arder mi sento in petto
 e non so la cagion del nuovo affetto.
 Lisetta
860Oh signora padrona,
 che mai avete fatto?
 Il povero Riccardo è mezzo matto.
 Violante
 Mi fa pietà.
 Lisetta
                         Bisogna consolarlo.
 Violante
 Vorrei poter amarlo
865ma un certo non so che non ben inteso
 rese il cuor mio d’un altro foco acceso.
 Lisetta
 Quel certo non so che
 che voi non intendete
 io ve lo spieghierò, se lo volete.
 Violante
870Ma come?
 Lisetta
                      Vi dirò; noialtre donne...
 V’è nessun che mi senta? No, siam sole.
 Abbiamo un diffettino
 che è una cosa galante,
 ci piace per lo più cambiar amante.
 Violante
875Ma io non son di quelle
 e tu bene lo sai.
 Lisetta
                                Sì lo confesso,
 tutt’amor, tutta fede ognor vi vedo;
 ma, signora padrona, io non vi credo.
 Violante
 Lisetta, mi fai torto.
 Lisetta
                                       Eh questi torti
880si ponno sopportar. Che mal sarebbe
 che aveste quattro o cinque innamorati?
 Si esamina, si pesa questo e quello,
 poi si sceglie il più buono ed il più bello.
 
    Se si compra un bel vestito,
885non si va da un sol mercante.
 E chi vuol trovar marito
 non si lasci infinocchiar.
 
    Nasi schizzi? Signor no.
 Nasi lunghi? Oibò oibò.
890Occhi loschi, gambe storte,
 teste lunghe, braccia corte
 sono tutti da scartar.
 
    Bel visino, bel bocchino,
 bel nasino piccinino
895sono cose da comprar,
 perché fanno innamorar.