I bagni d’Abano, Venezia, Fenzo, 1753

Vignetta Frontespizio
 SCENA X
 
 LISETTA, poi RICCARDO
 
 Lisetta
 Povero pazzo! Sai cosa ti dico?
 Muori, non muori, non m’importa un fico.
 Riccardo
 Ah Lisetta pietà.
 Lisetta
                                 Che cosa è stato?
 Riccardo
820M’ha la vostra padrona assassinato.
 Lisetta
 Come? Vi ha preso forse
 i denari, la robba?
 Riccardo
                                     Eh scioccherie!
 Peggio mi ha fatto assai.
 Lisetta
                                               Non crederei
 vi potesse levar la sanità.
 Riccardo
825Ha trattato il cuor mio con crudeltà.
 Lisetta
 Via, via, non vi è gran male.
 Riccardo
                                                     Ah che soffrirlo
 certamente non posso.
 Lisetta
 Eppur convien soffrire.
 Riccardo
 No.
 Lisetta
           Che volete far?
 Riccardo
                                         Voglio morire.
 Lisetta
830Questa signore è l’ultima pazzia.
 Quando altro dir non sanno,
 tutti dicon così ma non lo fanno.
 Riccardo
 D’alme vili codesto è facil dono.
 Troppo costante i’ sono
835quando prometto affetto.
 E son fedel di crudeltà a dispetto.
 Traditrice Violante? Eccome mai
 fino sugl’occhi miei
 far finezze al rival per mio martello?
840Dirmi ch’è più di me vezzoso e bello?
 Intenderla non so; parmi che un sogno,
 che una larva sia questa; ed ho rossore
 di pensar che il suo cor sia traditore.
 
    Mi sento ancora impressa
845l’immagine nel petto
 di quel primiero affetto
 che fu giurato a me.
 
    Non è per me la stessa,
 purtroppo oh dio! lo vedo.
850Eppure ancor non credo
 che priva sia di fé. (Parte)