I bagni d’Abano, Venezia, Fenzo, 1753

Vignetta Frontespizio
 SCENA VIII
 
 ROSINA e LUCIANO nel letto
 
 Rosina
 Questa bella ragione io non l’approvo.
 Anche nell’uom la diferenza io trovo.
705Ma di già che son sola
 voglio un poco bagnarmi,
 col bagno ristornarmi
 voglio della paura che ho provata.
 Voglio nell’acqua entrar ch’è preparata. (Mostra di volersi spogliare. Luciano caccia fuori la testa dalle cortine del letto)
710Non vorrei che venisse qualcheduno.
 Voglio chiuder la porta.
 Luciano
                                             Andate via?
 Rosina
 Aiuto. (Non vedendo Luciano)
 Luciano
                Cos’è?
 Rosina
                               Il diavolo... Va’ via.
 Luciano
 Meschino me. (Ritira la testa)
 Rosina
                              Oimè! Sono imbrogliata.
 Questa voce no so da dove uscì.
 Luciano
715Il diavolo dov’è? (Escindo dal letto)
 Rosina
                                  Eccolo qui. (Si spaventa di lui medesimo)
 Luciano
 Dove?
 Rosina
                Brutto demonio...
 Da me che cosa vuoi?...
 Luciano
                                             Da me che chiedi?
 Rosina
 Da te non voglio niente.
 Luciano
                                              Né men io.
 Rosina
 Vatene.
 Luciano
                  Via di qua. Rosina addio.
 Rosina
720Il diavol mi saluta.
 Luciano
                                     No, carina,
 il diavolo non è.
 Rosina
                                Ma chi?
 Luciano
                                                 Luciano.
 Rosina
 Che vi venga la rabbia;
 che cosa fate qui?
 Luciano
                                   Venni, meschino,
 un poco a riposare.
 Rosina
725M’avete fatto quasi spiritare.
 Luciano
 Sentite...
 Rosina
                    Oimè.
 Luciano
                                  Che cosa è stato?
 Rosina
 L’avete voi veduto?
 Luciano
                                      Chi?
 Rosina
                                                  L’amico
 dalle calzette nere?
 Luciano
                                      Io no. Ma voi
 mi avete impaurito.
 Rosina
730Là... vedete... Là dentro io l’ho sentito.
 Luciano
 Là dentro v’ero io steso nel letto.
 Rosina
 Là dentro voi? Che siate maledetto.
 Luciano
 Ahi! Perché maledirmi?
 Rosina
                                               Perché voi
 mi faceste paura
735ed io son paurosa di natura.
 Luciano
 Finalmente son io...
 Rosina
                                       Mi trema il core.
 Luciano
 Compatite l’amore...
 Rosina
                                        Da fanciulla
 ho avuto uno spavento brutto, brutto.
 Luciano
 E adesso...
 Rosina
                       E adesso ancor tremo di tutto.
 Luciano
740Ma via...
 Rosina
                   Quando ci penso
 al spavento d’allora
 freddo mi viene ancora.
 Luciano
 Ma questa è un’oppinione.
 Rosina
 Un’oppinion? Sentite se ho ragione.
 
745   Una piccola bambinella
 ero ancora di tenera età.
 E la mama la poverella
 se ne stava lontana da me.
 
    Viene un gatto nero nero
750con i baffi... (Mi vien freddo).
 Mi guardava... (Tremo tutta).
 Oh che bestia brutta brutta!
 Mi voleva graffignar.
 
    Io gridai: «Frusta via».
755Fece gnao e se n’andò
 ma saltò su e giù,
 parea matto, ruppe un piatto.
 Poi tornò, mi graffiò.
 
    E ha lasciato al mio povero core
760un timore che mai se n’andò. (Parte)