I bagni d’Abano, Venezia, Fenzo, 1753

Vignetta Frontespizio
 SCENA XII
 
 Gabinetto con tavola preparata per il pranso.
 
 ROSINA, LISETTA, PIROTTO, MARUBBIO, poi LUCIANO
 
 tutti
 
    Andiamo alla mensa
 e quel che dispensa
 il savio dottore
 senz’altro timore
410mangiar si potrà.
 
 Rosina e Lisetta
 
    E il medico poi
 vietandolo a noi
 il buono ed il meglio
 per lui mangierà.
 
 tutti
 
415   Andiamo d’accordo
 e curi l’ingordo
 la sua sanità.
 
 Luciano
 Eccomi, anch’io son qui.
 Mi sento un gran languore
420misto fra l’appetito e fra l’amore.
 
    Come scioglie il sole ardente
 della neve i freddi umori,
 così amor coi dolci ardori
 liquefando va il mio cor.
 
425   Mie belle, mie care
 avvampo d’amor.
 
 Presto, presto ch’io sento
 che bisogno mi vien di nutrimento. (Siede a tavola)
 Ma gl’altri dove sono?
 Lisetta
                                           La padrona
430non vuol venir.
 Luciano
                               Perché?
 Lisetta
 Perché il signor Riccardo
 non vien né meno lui.
 Rosina
                                           Sì, il poverino
 s’ha presa gelosia
 e dubito farà qualche pazzia.
 Luciano
435Monsieur La Flour dov’è?
 Pirotto
                                                 Sen sta leggendo
 certo libraccio vecchio e pensa e ride
 e venire non vuol.
 Luciano
                                    Me ne dispiace
 per la mia complessione.
 Solo non posso far la digestione.
440Figliuoli, giacché tutti
 m’hanno lasciato sol, per cortesia,
 venite qui, pransiamo in compagnia.
 Rosina
 Per me non mi ritiro. (Siede)
 Lisetta
                                           Ed io ci sono. (Siede)
 Marubbio
 Con vostra permission. (Siede)
 Pirotto
                                              Chiedo perdono. (Siede)
 Luciano
445Con voi ragazze mie,
 il pranzo riescirà più saporito.
 Mi farete mangiar con appettito.