I bagni d’Abano, Venezia, Fenzo, 1753

Vignetta Frontespizio
 SCENA II
 
 PIROTTO e MARUBBIO
 
 Marubbio
 E che fa che non esce
 dal bagno il tuo padrone?
 Pirotto
                                                 Oh se sapesti!
20Con quell’ipocondriaco malorato
 resister non si può. Son disperato.
 Marubbio
 Ma che male ha egli mai?
 Pirotto
                                                 Te lo dirò.
 Il suo male io lo so.
 Egl’era innamorato.
25La donna l’ha burlato,
 ha gettato i denar senza sparagno;
 or pien d’ipocondria venuto è al bagno.
 Marubbio
 Qui si sentono invero
 graziose malatie. La vedovella
30che poc’anzi dal bagno
 escire hai tu veduta
 a bagnarsi è venuta
 perché patisce un certo mal curioso
 quando la poverina è senza sposo.
 Pirotto
35Anche il signor Riccardo,
 che uscì doppo di lei, pieno è di doglie,
 perché il suo genitor non gli dà moglie.
 Marubbio
 E tu perché ti bagni?
 Pirotto
 Per dar gusto al padrone
40anch’io mi bagno per conversazione.
 Marubbio
 Sicché di tanta gente
 che viene in questi deliziosi guazzi
 il numero maggiore è quel dei pazzi.
 
    Son due brutte infermità
45che fan l’uomo disperato,
 per amore delirar
 e la borsa non cantar.
 
    Ma con l’oro e con l’argento,
 borsa piena e cuor contento
50ogni mal fa risanar. (Parte)