La calamita de’ cuori, Venezia, Fenzo, 1753

Vignetta Frontespizio
 SCENA V
 
 ARMIDORO, poi BELLAROSA e PIGNONE
 
 Armidoro
 Lo conosco, lo so;
 valor non ho che vaglia
 le donne ad eguagliar di questa taglia.
 Bellarosa
 Bravo, me ne consolo. (A Pignone)
 Pignone
1080Voglio mostrar anch’io la mia bravura,
 benché un poco in età, non ho paura.
 Armidoro
 Bella, io vado al cimento.
 E a voi consacro i colpi,
 a voi che di quest’alma il nume siete,
1085a voi che del mio cor l’arbitrio avete.
 Bellarosa
 Vivano i valorosi,
 tornerete gloriosi;
 ed io m’impegno al più valente e prode
 ricco premio donar d’applausi e lode.
 Armidoro
1090Ma la destra?
 Pignone
                            Ma il core?
 Armidoro
                                                   Il fortunato
 quale sarà di noi?
 Bellarosa
 Di questa cosa parleremo poi.
 Armidoro
 Vado dunque al cimento,
 tutt’amor, tutto foco,
1095e il vostro nome in mio soccorso invoco.
 
    Begl’astri lucenti
 dell’idolo amato,
 ferito, piagato
 m’avete nel sen.
 
1100   Deh grati alla fede,
 pietosi al tormento,
 in mezzo al cimento
 scortatemi almen.