La calamita de’ cuori, Venezia, Fenzo, 1753

Vignetta Frontespizio
 SCENA VII
 
 Camera con lumi.
 
 BELINDA e PIGNONE
 
 Belinda
 Signor Pignone caro,
 questa volta conviene
 o lasciar l’avarizia ovver l’amore,
710o cedere la bella o farsi onore.
 Pignone
 Perché così parlate?
 Belinda
 Forse ancora ignorate
 che alla famosa Bellarosa ha fatto
 Armidoro gentil la serenata
715e che Giacinto al ballo l’ha invitata?
 Pignone
 E Saracca?
 Belinda
                       E Saracca
 a questa nuova dea dell’età nostra
 ha preparata una famosa giostra.
 Pignone
 Facciano pure; anch’io
720ebbi l’invito mio
 e senza tanto strepito e rumore
 colla donna gentil mi farò onore.
 Belinda
 Come?
 Pignone
                 Non vuo’ dir nulla.
 Belinda
 Infatti è una fanciulla
725questa ragazza d’oro
 che merita un tesoro.
 Ha mille qualità perfette in lei.
 Ma fra l’altre n’ha una ch’è un portento,
 che l’amore sa far con più di cento.
 Pignone
730Ella finge cogl’altri
 e meco fa davvero.
 Belinda
 Presto veder io spero
 che questa ninfa con i vezzi suoi
 corbellerà cogl’altri ancora voi.
 Pignone
735Ma voi che cosa avete
 che nemica le siete?
 Belinda
                                        Ella m’ha tolto
 Saracca ch’era mio;
 e voglio certo vendicarmi anch’io.
 Pignone
 Non temete, figliuola,
740Bellarosa senz’altro sarà mia
 e dal capo v’andrà la gelosia.
 Belinda
 Vi lusingate invano;
 dite quel che volete, io vi rispondo:
 «Vuol Saracca, vuol voi, vuol tutto il mondo».