La calamita de’ cuori, Venezia, Fenzo, 1753

Vignetta Frontespizio
 SCENA VI
 
 Note.
 
 Luogo spazioso, in cui vedesi una machina illuminata, con suonatori e musici, per eseguire la serenata, ordinata da Armidoro, da un lato la casa di Bellarosa con terrazzino praticabile. All’apparir della machina s’ode un’allegra sinfonia e fra tanto sul terrazzino comparisce BELLAROSA
 
 Bellarosa
 Questi son d’Armidoro
 segnalati favori;
 vuole al fresco esalar i propri ardori.
 prima voce
 
    Bell’aure che liete
675d’intorno spirate,
 la fiamma svelate
 che m’arde nel cor.
 
 coro
 
    Nel seno Armidoro
 conserva il tesoro
680di fede e d’amor.
 
 seconda voce
 
    Narrate alla bella
 ch’io sento nel petto
 eguale all’affetto
 geloso timor.
 
 coro
 
685   Nel seno Armidoro
 conserva il tesoro
 di fede e d’amor.
 
 terza voce
 
    Amante sincero
 che pena e delira
690soletto sospira
 l’acquisto d’un cor.
 
 coro
 
    Nel seno Armidoro
 conserva il tesoro
 di fede e d’amor.
 
695   Nel seno Armidoro
 conserva il tesoro
 di fede e d’amor.
 
 Bellarosa
 Viva, viva Armidoro.
 Aure che favellaste a lui tornate;
700dite che le sue voci a me son grate;
 ditegli che non sono
 né cruda né severa
 e dategli per me la buonasera. (Si ritira)
 coro
 
    Nel seno Armidoro
705conserva il tesoro
 di fede e d’amor. (Sparisce la machina)