I portentosi effetti della madre natura, Venezia, Fenzo, 1752

Vignetta Frontespizio
 SCENA IV
 
 POPONCINO, poi CETRONELLA
 
 Poponcino
 Costei non dice male;
 parla da dottoressa naturale.
 Ecco qui Cetronella,
 sdegnata ancora ella
1230meco sarà per le ragioni sue,
 onde le avrò perdute tutte due.
 Cetronella
 Caro il mio Poponcino,
 vi son bene obbligata,
 avete la mia sorte procurata.
 Poponcino
1235Direte ch’io non v’amo?
 Cetronella
                                              Anzi dirò
 che m’amate davvero e che lo so.
 Poponcino
 Crediam che Celidoro
 a voi darà la mano!
 Cetronella
                                      Io così spero.
 Poponcino
 Ma se non fosse vero,
1240se volesse sposare una signora,
 ditemi un poco, allora
 sposereste voi me?
 Cetronella
 Io tutti sposerei fuori di te.
 Poponcino
 Perché?
 Cetronella
                  Perché colui
1245che infedele mi fu,
 se credessi morir, nol guardo più.
 Poponcino
 Ma io se vi ho lasciato
 l’ho fatto per timore.
 Cetronella
 Ebben chi ha dell’amore
1250per una che il suo cor tutto gli dona,
 se credesse morir, non l’abbandona.
 Poponcino
 Dunque per l’avvenir...
 Cetronella
                                             Per l’avvenire
 farai di quella spessa.
 Tu sarai un villano, io principessa.
 Poponcino
1255Può darsi che la cosa ancor sia varia.
 Questi finora son castelli in aria.
 
    Voialtre femmine
 fate così.
 Siete pur facili
1260nello sperar.
 
    Se qualche nobile
 vi vuole amar,
 credete subito
 di dameggiar.
 
1265   Ma tutti ridono
 e vi corbellano,
 quando vi sentono
 titoleggiar. (Parte)