I portentosi effetti della madre natura, Venezia, Fenzo, 1752

Vignetta Frontespizio
 SCENA IX
 
 CETRONELLA e RUSPOLINA
 
 Cetronella
 Dove col ferro in mano?
 Celidoro
800A trafigger Ruggiero,
 il principe spietato
 che usurpommi finora il principato.
 Ruspolina
 Dunque voi...
 Celidoro
                            Sì, son io
 di Maiorica il solo e vero erede.
 Cetronella
805In verità si vede
 che avete qualche cosa in voi di grande.
 Celidoro
 Le ingiurie della sorte
 correggere saprò.
 E le mie principesse io vi farò.
 Ruspolina
810Eh burlate, signore...
 Cetronella
 Non merto un tal onore.
 Ruspolina
 Io sono un’ordinaria pastorella.
 Cetronella
 Io nobile non sono e non son bella.
 Celidoro
 Non curo nobiltà; sol la bellezza
815è quella che mi piace
 e però mi piacete tutte due,
 perché ciascuna ha le bellezze sue.
 
    Quell’occhio m’innamora
 e m’ha ferito il cor. (A Cetronella)
820Quel labbro mi ristora
 e m’empie il sen d’amor. (A Ruspolina)
 
    In voi mi piace il vezzo. (A Cetronella)
 In voi la grazia apprezzo. (A Ruspolina)
 Ma so ch’è l’una e l’altra
825un po’ furbetta e scaltra.
 Ciascuna la sua parte
 sa l’arte dell’amar. (Parte cogl’armati)