I portentosi effetti della madre natura, Venezia, Fenzo, 1752

Vignetta Frontespizio
 SCENA XV
 
 RUGGIERO e detti
 
 Ruggiero
 Eccolo; è solo e dorme.
450Fui a tempo avvisato.
 Se liberollo il fato
 dalla carcere sua, colla mia mano
 riparerò l’ingiurie della sorte
 e dal sonno passar farollo a morte. (Caccia la spada per ucciderlo)
 Dorina
455Ahimè! (Manda un grido, non veduta da Ruggiero)
 Ruggiero
                   Qual voce è questa?
 Folle timor m’arresta,
 pera il nemico e cada.
 Dorina
 Svegliatevi, signor. (Scuote Celidoro e si ritira)
 Celidoro
                                       Lascia la spada. (S’alza, s’avventa a Ruggiero e lo disarma)
 Tu morirai... Ma prima
460dimmi, qual rio furore
 a voler la mia morte,
 barbaro, ti spronava?
 Ruggiero
                                          (Iniqua sorte!)
 Celidoro
 Non rispondi? Morrai...