I portentosi effetti della madre natura, Venezia, Fenzo, 1752

Vignetta Frontespizio
 SCENA XII
 
 CETRONELLA e POPONCINO
 
 Cetronella
 Oimè! Alfin se n’è andato.
 Poponcino
                                                  Cetronella
 tu sei graziosa e bella.
 T’avea donato il core
390ma con te non vogl’io più far l’amore.
 Cetronella
 Perché?
 Poponcino
                  Perché non senti?
 Colui vuole ammazzare i tuoi parenti.
 Se divengo tuo sposo
 la parentela è stretta.
395Ei fa della mia testa una polpetta.
 Cetronella
 Avrai cor di lasciarmi?
 Potrai abbandonarmi? Ah crudelaccio!
 Poponcino
 Io sono un poltronaccio.
 Amo la vita e penso
400che perduta una volta
 non si riacquista mai.
 E delle donne ve ne sono assai.
 Cetronella
 Va’; di me non sei degno.
 Poponcino
 È finito ogni impegno.
405Non voglio con colui qualch’altro intrico.
 Non son parente e non chiamarmi amico.
 
    Pazzi quelli che per donne
 vanno a farsi sbudellar.
 Io le donne voglio amar
410ma con pace e sanità.
 
    Non mi preme questa o quella;
 ogni donna mi par bella,
 occhi belli come quelli
 ve ne sono in quantità. (Parte)