I portentosi effetti della madre natura, Venezia, Fenzo, 1752

Vignetta Frontespizio
 SCENA XI
 
 CALIMONE e detti
 
 Calimone
 Ah Celidoro mio...
 Celidoro
                                    Padre, costei
 è assai bella, mi piace; affé la voglio.
 Cetronella
 (Liberatemi voi da quest’imbroglio). (Piano a Calimone)
 Calimone
360La conoscete voi? (A Celidoro)
 Celidoro
                                    Sì, la conosco.
 È una donna.
 Calimone
                            Di donne
 affé ne vederete una tempesta.
 Celidoro
 Altre adesso non vedo e voglio questa.
 Poponcino
 (Eh Cetronella è andata).
 Cetronella
365(Povera me! Mi vedo disperata).
 Calimone
 Fidatevi di me. Voi l’averete;
 ma per ora dovete
 meco venir.
 Celidoro
                         Dove?
 Calimone
                                        Poiché la sorte
 vi pose in libertà, vogl’io narrarvi
370finalmente chi siete
 e qual parte nel mondo aver dovete.
 Celidoro
 Dite presto.
 Calimone
                         Parlar qui non si può.
 Celidoro
 Quella donna gentil non lascierò.
 Calimone
 Lasciatela; e prometo
375ch’ella vostra sarà.
 Celidoro
                                    Di voi mi fido.
 Ma giuro al ciel, badate,
 non vi rispetterò, se m’ingannate.
 
    Donna vi lascio il cor.
 Oimè! Che rio dolor!
380Chi mi sa dir cos’è
 questo, che provo in me,
 più non inteso ardor?
 
    Che amabile beltà. (A Cetronella)
 Padre pietà, pietà. (A Calimone)
385Parente disgraziato. (A Poponcino)
 Che disperato amor! (Parte con Calimone)