Candace, Venezia, Rossetti, 1740

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA IX
 
 CANDACE e sudetti
 
 AMASI
 Vieni, Candace, vieni e a ciò ch’io chiedo
 fedel rispondi.
 CANDACE
                              Chiedi
 qual deve un mio vassallo ed io rispondo.
 EVERGETE
755Madre, parlar tu dei, già tutto intese
 da me il tiran.
 CANDACE
                             Di questo tutto ancora
 il più forse non sa né mai saprallo.
 AMASI
 Di mio figlio che fu?
 CANDACE
                                        Doveva il mio
 giusto furor sagrificarlo a l’ombra
760d’Aprio tradito; e pure
 ei vive, il vedi, il senti e seco parli;
 in Lagide, in Aulete
 cercalo traditor ma il cerchi invano;
 se il chiedi ad essi, una virtù gemella
765forastiera al tuo sangue il suo mentisce;
 se il chiedi a me, gelosamente io guardo
 un segreto fatal da cui dipende
 la vita d’Evergete e il tuo spavento.
 AMASI
 Lagide, Aulete, in voi chi veggo? Veggo
770in Lagide il mio figlio o il mio nemico?
 Il nemico in Aulete od il mio figlio?
 EVERGETE
 In me vedi Evergete,
 vedi il tuo re.
 LAGIDE
                            Vedi in Aulete il figlio
 d’Aprio che tu svenasti e di Candace.
 AMASI
775Reina, o dammi morte o dammi pace.
 CANDACE
 Pace mi chiedi? Aprio mi rendi, o mostro,
 ed io ti rendo il figlio;
 mi chiedi morte! Ah vile,
 l’avrai dal tuo dolor ma col corteggio
780di spasimi, d’orrori e di spaventi.
 AMASI
 Abbraccierò in Lagide...
 EVERGETE
                                              Un tuo nemico.
 AMASI
 Dunque in lui spargerò...
 CANDACE
                                                Forse il tuo sangue.
 AMASI
 Aulete in queste braccia...
 LAGIDE
                                                  Il tuo sovrano?
 AMASI
 Dunque in lui svenerò...
 CANDACE
                                               Forse il tuo figlio.
 AMASI
785Sogno, deliro e non ho più consiglio.
 CANDACE
 Su via che tardi? In cui
 sfoghi lo sdegno? In cui l’amor consoli?
 Scegli fra d’essi il tuo, scegli il mio figlio,
 abbraccia l’uno e l’altro svena.
 AMASI
                                                         Ah donna
790d’ogni sfinge peggior, così schernisci
 l’angoscia mia?
 CANDACE
                               Non tutta
 la veggo ancor, comincia
 solo la mia vendetta;
 hai due serpi nel cor; ma tutto il core
795non è lacero ancor; vuo’ che tel roda
 con l’amor il furore,
 te lo sbranino eterne
 due gelosie crudeli,
 tutto cordoglio sia, pena e tormento,
800timor, odio, furor, ira e spavento.
 
    Anima del cor mio, (Ora verso l’uno, or verso l’altro)
 luce degli occhi miei,
 empio tiranno e rio,
 tu non saprai da me
805qual sia tuo sangue.
 
    A voi con pari amor
 parla di madre il cor;
 scegli col tuo rigor
 chi deve, o traditor,
810cadere esangue.