I portentosi effetti della madre natura, Venezia, Fenzo, 1752

Vignetta Frontespizio
 SCENA VI
 
 RUGGIERO e RUSPOLINA
 
 Ruggiero
 (Femmina sconsigliata,
180troppo vuol, nulla avrà).
 Ruspolina
                                              Quella signora
 è forse vostra sposa?
 Ruggiero
                                        È mia germana.
 (Finger conviene).
 Ruspolina
                                     Oh questa sì ch’è bella,
 è gelosa di voi vostra sorella?
 Ruggiero
 Ella per me risente
185tenero amor nel petto.
 Ruspolina
 Questo fra due fratelli è troppo affetto.
 Ruggiero
 È ver; per voi risento
 accendermi nel seno un miglior foco.
 Ruspolina
 Piano, signore, un poco;
190io non so chi voi siate,
 non intendo da me cosa vogliate.
 Ruggiero
 (Seguasi la finzion). Son io, mia bella,
 un cavalier del principe Ruggiero.
 V’amo, v’adoro e spero
195che a me siano pietosi i vostri rai.
 Ruspolina
 Oh padron mio, voi v’ingannate assai.
 Ruggiero
 Perché?
 Ruspolina
                  Perché un amante
 che mi parla d’amor all’improvviso
 non mi move a pietà, mi move al riso.
 Ruggiero
200(Scaltra è costei).
 Ruspolina
                                   Ma la smarita agnella
 ricercare vogl’io.
 Ruggiero
                                 Se non si trova
 di supplire m’impegno a onesti patti.
 Ruspolina
 Tutte belle parole e tristi fatti.
 Ruggiero
 Comandate, mia cara.
 Ruspolina
                                           Certamente
205s’io torno a casa senza l’agnellina,
 mia madre griderà.
 Ruggiero
                                       Che vi vorrebbe
 per porre all’ira della madre il freno?
 Ruspolina
 Vi vorrebbe uno scudo almeno, almeno.
 Ruggiero
 E se invece di quello
210le recaste un anello?
 Ruspolina
                                        Meglio assai.
 Sarebbe contentissima.
 Ruggiero
 Prendetelo, mia cara. (Le dà un anellino)
 Ruspolina
                                           Obbligatissima. (Lo prende)
 Ruggiero
 Or la perdita vostra è risarcita.
 Deh la perdita mia
215risarcita da voi fate che sia.
 Ruspolina
 Che perdeste, signore!
 Ruggiero
 Il povero mio core.
 Ruspolina
                                     Oh mi dispiace.
 Vi porterò domani,
 se non avrete il vostro cor nel petto,
220il core d’un agnello o d’un capretto.
 Ruggiero
 Cara, il vostro vogl’io.
 Ruspolina
                                          Oh perdonate.
 Il mio l’ho dato via.
 E non è robba per vusignoria.
 Ruggiero
 Orsù voglio da voi... (Accostandosi)
 Ruspolina
                                        Cosa volete?
225Meco, se nol sapete,
 gl’uomini di dir voglio non son usi
 e paura non ho di brutti musi.
 Ruggiero
 Ma prendeste l’anello...
 Ruspolina
                                             Se l’ho preso
 l’ho fatto per finezza
230e se volete ancora
 io ve lo renderò (ma non per ora).
 
    Vi vuol altro che un anello
 per il cor d’una fanciulla.
 Questa gioia non val nulla
235presso quella che più bella
 custodita serberò.
 
    Voi credete, mi intendete
 ma vi dico signor no. (Parte)