I portentosi effetti della madre natura, Venezia, Fenzo, 1752

Vignetta Frontespizio
 SCENA V
 
 RUSPOLINA e detti
 
 Ruspolina
 Povera me! L’agnella
 più vezzosa, più bella io l’ho perduta.
 Ruggiero
 (Qual bellezza gentil non più veduta?) (Rimane sorpreso vedendo Ruspolina)
 Lisaura
 (Eccolo già sorpreso). (Osservando Ruggiero)
 Ruggiero
                                           (Ah, ch’io mi sento
140accendere a drittura). (Guardando Ruspolina)
 Lisaura
 (Non può far resistenza alla natura). (Da sé)
 Ruspolina
 La pecora non trovo e pur dovrebbe
 essere qui d’intorno.
 Ruggiero
 (Che vago viso adorno!...
145Se Lisaura non fosse...)
 Ruspolina
                                             Riverisco. (A Ruggiero)
 Ruggiero
 Addio, giovine bella.
 Ruspolina
 Vo cercando un’agnella e non la trovo.
 Ruggiero
 Del vostro dispiacer, spiacere io provo.
 Lisaura
 Oh che tenero cor! (Con ironia)
 Ruggiero
                                      Voi lo sapete
150se ho il cor tenero o duro,
 se i sconsolati consolar proccuro.
 Lisaura
 Siete tenero assai, sì, lo confesso,
 spezialmente però con il bel sesso.
 Ruggiero
 Che stucchevole amor!
 Ruspolina
                                            Povera agnella!
155Dove, dove sarai?
 Ruggiero
 (Femmina più gentil non vidi mai).
 Chettatevi fanciulla,
 che il danno di un’agnella
 riparare si può.
 Lisaura
                                Sì, poverina! (A Ruggiero)
160Movetevi a pietà d’un’infelice.
 Ad un eroe non lice
 trascurar di soccorrere una bella.
 Supplite voi per la smarrita agnella.
 Ruspolina
 Brava. Avete sentito? (A Ruggiero)
165Se vi spiace vedermi
 pianger per il destin barbaro e crudo
 potete rimediar con uno scudo.
 Ruggiero
 Voi me lo consigliate? (A Lisaura)
 Lisaura
                                            Vi consiglio
 a far ciò che volete,
170giacché il vostro dover non conoscete.
 
    Se un barbaro costume
 vi toglie all’amor mio,
 lascio in balia del nume
 premiar l’infedeltà.
 
175   Tolgo l’odioso aspetto
 ai vostri ingrati lumi
 e in preda al nuovo affetto
 vi lascio in libertà. (Parte con alcuni del seguito)