I portentosi effetti della madre natura, Venezia, Fenzo, 1752

Vignetta Frontespizio
 SCENA IV
 
 Boschetto delizioso coperto d’alberi, li quali intrecciandosi co’ loro rami difendono dal sole e talora ancor dalla pioggia.
 
 RUGGIERO in abito da cacciatore, LISAURA da cacciatrice, con seguito di cacciatori e servi
 
 Ruggiero
 Sposa, nel vostro volto
 il brio ritorni usato.
 Ecco Febo rischiara il ciel turbato.
 Lisaura
 Mai posseder mi lice
100un perfetto piacer. Godea le fiere
 cacciando, unita a voi, sposo diletto,
 ed un fiero timor mi assalse il petto.
 Ruggiero
 Lieve cagione è questa
 per cotanto tremar.
 Lisaura
                                      Altre ne chiudo
105più fatali nel seno.
 Ruggiero
                                     Invan cercate
 voi stessa tormentar; misero mondo
 se volesse ciascun qual voi solete
 sempre il male temer. Goder conviene
 di momento in momento il dolce, il bene.
 Lisaura
110Ah Ruggiero, qualora
 penso che un usurpato
 godiam noi principato,
 che in carcere innocente
 vive ancor Celidoro,
115chiuso colà dal vostro genitore,
 il rimorso m’assale ed il timore.
 Ruggiero
 Vano timor. Del padre mio non cerco
 l’arbitrio o la ragion. I suoi decreti
 venero, approvo e lodo;
120e de’ retaggi miei contento io godo.
 Lisaura
 Altra dal padre vostro
 funesta eredità goder vi piace.
 Ruggiero
 Di che mai favellate?
 Lisaura
                                         Di quel vostro
 facile vagheggiar or questa, or quella,
125di quel fare il vezzoso ad ogni bella.
 Ruggiero
 V’amo, Lisaura mia, ma con più forza
 amor per voi mi scalderebbe il petto,
 qualor senza sospetto
 credeste alla mia fede.
 Lisaura
130Non si può dubitar ciò che si vede.
 Ruggiero
 Scherzo talora, è vero,
 ma con amor sincero
 amo voi sola. A voi tutto riserbo
 con immutabil zelo
135il tenero amor mio.
 Lisaura
                                      Lo voglia il cielo.