Le virtuose ridicole, Venezia, Bettinelli, 1752

Vignetta Frontespizio
 SCENA VI
 
 MELIBEA e GAZZETTA
 
 Gazzetta
 (Anch’io mi proverò.
1275Spero che qualche cosa ottenirò).
 Melibea
 Che dite di quel pazzo?
 Io non curo gli amori o i sdegni suoi,
 perché solo, Gazzetta, ardo per voi.
 Gazzetta
 Ed io vostro sarò ma con un patto...
 Melibea
1280Sentite; allora quando
 sarem moglie e marito,
 pensar dovremo a proveder la casa.
 Gazzetta
 (Parmi che di far ben sia persuasa).
 Cosa credete voi
1285che sia più necessario?
 Melibea
                                             Ecco la nota
 di quel che indispensabile mi pare.
 Gazzetta
 (Meglio non si può fare).
 Vi sarà biancheria, vestiti, argenti,
 tutto quel che volete.
 Melibea
1290Io non vi cerco ciò.
 Gazzetta
                                     Dunque?
 Melibea
                                                         Leggete. (Gli dà un foglio)
 Gazzetta
 Leggiamo questa carta:
 «Nota di cose varie,
 utili, decorose e necessarie.
 I reali di Francia,
1295Don Amadis de Gaula,
 Cleopatra, il Caloandro,
 Semiramide, Ciro ed Ernelinda,
 Gare de’ disperati e Rosalinda...»
 O che donna economica e prudente!
 Melibea
1300Leggete il rimanente:
 «Giblas e Rubisson,
 il Roselli, Marianna e a mano a mano
 tutte le istorie inglesi
 e spagnole e francesi ed italiane
1305e ogni Tasso stampato
 nel secolo presente e nel passato».
 Gazzetta
 Oh che moglie di garbo! Ed io vi dico
 che non vuo’ più romanzi,
 che dovrete curar l’economia
1310e lasciar dei romanzi la pazzia.
 Melibea
 Possibile, Gazzetta,
 che voi siate cangiato?
 Gazzetta
 Io son illuminato.
 Melibea
 L’istorie abbandonate?
 Gazzetta
1315D’istorie non mi curo.
 Melibea
 Gazzetta, dite il ver?
 Gazzetta
                                        Certo, sicuro.
 Melibea
 Ed io...
 Gazzetta
                 Se voi seguite
 a far quel che faceste sin ad ora,
 voi non fate per me, bella signora.
 Melibea
1320Ma voi pur vi fingeste don Chisciotte
 e Rinaldo e Tancredi...
 Gazzetta
                                            È vero, è vero.
 Ma fu un divertimento.
 Altre cure, altre voglie
 conviene aver quando si prende moglie.
 Melibea
1325Quand’è così, Gazzetta,
 di fare a modo vostro ognor m’impegno.
 Gazzetta
 (D’averla ora mi par tirata a segno).
 
    Amabile e vezzosa,
 dolce mia cara sposa,
1330che bel goder contenti!
 Che fortunato amor!
 
 Melibea
 
    Bell’amorin grazioso,
 amabile e vezzoso,
 che bell’amar contenti!
1335Che fortunato ardor!
 
 Gazzetta
 
    Sarai mia dolce sposa?
 
 Melibea
 
 Per te sarò amorosa.
 
 a due
 
 Lieto sarà il mio cor.
 
 Gazzetta
 
    Quando sposa tu sarai,
1340mio tesoro, che farai?
 
 Melibea
 
 Lo vedrai, sentirai
 che bei versi ti farò.
 
 Gazzetta
 
 Come! Versi? Oh questo no.
 
 Melibea
 
    Senti, senti un’istoriella.
 
 Gazzetta
 
1345Non l’ascolto...
 
 Melibea
 
                             Bella, bella...
 
 Gazzetta
 
 Non m’importa...
 
 Melibea
 
                                   Corta, corta.
 
 Gazzetta
 
 Che pazienza! Dilla su.
 
 Melibea
 
 Una sola e poi non più.
 
    Vi era un re e una regina
1350che faceva in una tina
 una cosa da non dir.
 
    E così quella regina...
 
 Gazzetta
 
 Ma via, presto...
 
 Melibea
 
                                Nella tina
 era tanto bella, bella
1355che pareva chiara stella.
 E così...
 
 Gazzetta
 
 E così? Quand’è finita?
 
 Melibea
 
 La regina s’è invaghita...
 D’un villan s’è innamorata.
1360E così...
 
 Gazzetta
 
 E così?
 
 Melibea
 
                 Fu trasformata
 da una strega in un gattino.
 
 Gazzetta
 
 Basta, basta...
 
 Melibea
 
                            Or viene il buono.
 E così...
 
 Gazzetta
 
                  Già stanco sono,
1365non ne voglio sentir più.
 
 Melibea
 
 Anco questa e poi non più.
 La gattina se n’andò...
 E così...
 
 Gazzetta
 
                  E così?
 
 Melibea
 
 Il villano ritrovò.
 
1370   Il villano e la regina
 e la strega e la gattina,
 e così...
 
 Gazzetta
 
                 Non posso più.
 
 Melibea
 
 Anco questa e poi non più. (Partono)