Le virtuose ridicole, Venezia, Bettinelli, 1752

Vignetta Frontespizio
 SCENA II
 
 AFFRODISIA, poi ERIDENO
 
 Affrodisia
 Ah mi son ingannata!
 Quest’è un filosofastro
1135che non sa che i principi e fa da maestro.
 Ecco Erideno, a lui
 torneran le mie fiamme per ragione
 di magnetica forza e d’attrazione.
 Erideno
 Ah barbara! Ah crudele!...
 Affrodisia
                                                  Eccomi a voi;
1140è passato il fenomeno funesto
 che mi fe’ delirar. Mi rese cieca
 un cristallo convesso di catoprica;
 ora ritorno a voi mediante l’optica.
 Erideno
 Io non vuo’ essaminar per qual ragione
1145siate da me partita;
 bastami che ad amarmi ritorniate
 e che del vostro amor m’assicuriate.
 Affrodisia
 Ecco la destra in pegno.
 Erideno
                                              Ed io l’accetto.
 Affrodisia
 Vi giuro eterna fé.
 Erideno
                                    Fé vi prometto.
 Affrodisia
 
1150   Provido il sole ancora
 scalda la terra e l’onde
 ma, se vapor l’asconde,
 più non risplende allor.
 
    Sciolta la densa nube,
1155scopre il suo vago aspetto;
 tale di donna in petto
 parte e ritorna amor.