Le virtuose ridicole, Venezia, Bettinelli, 1752

Vignetta Frontespizio
 SCENA PRIMA
 
 Cortile.
 
 AFFRODISIA e ser SACCENTE
 
 Affrodisia
 Ebben, messer Saccente,
1100quando volete voi
 segua l’union filosofal fra noi?
 ser Saccente
 Prima che si concluda
 fa d’uopo che mi dite a chiare note
 come voi state di pecunia in dote.
 Affrodisia
1105Eh la filosofia
 deride l’uomo avaro.
 Il filosofo vero odia il denaro.
 ser Saccente
 Per sostener soltanto
 del matrimonio i pesi,
1110dal filosofo ancor pecunia amatur;
 sine pecunia nihil manducatur.
 Affrodisia
 Ma io ricca non son che di scienza
 e parmi a sufficienza
 esser la dote mia,
1115se piena sono di filosofia.
 ser Saccente
 Bastar può tal ricchezza
 per bene disputare
 ma non per manducare.
 Se dote non avete,
1120filosofessa mia, salve, salvete.
 Affrodisia
 Così mi corbellate?
 ser Saccente
 Ad amar ritornate
 il povero scolaro.
 Da voi medesma l’incostanza imparo.
 
1125   La femina incostante
 è un brutto indicativo.
 Se l’uom si mostra amante,
 vuol far l’imperativo;
 e se coll’ottativo
1130si sente supplicar,
 procura il subiontivo
 all’infinito andar.