Le virtuose ridicole, Venezia, Bettinelli, 1752

Vignetta Frontespizio
 SCENA X
 
 Ser SACCENTE, poi ARMONICA
 
 ser Saccente
 Costei non fa per me.
 È un’ignorante e fa la poetessa.
 No no, non cambio la filosofessa.
 Armonica
 Signor Saccente mio,
400di voi andavo in traccia.
 ser Saccente
 (Anche questa non ha cattiva faccia).
 Cosa mi comandate?
 Armonica
 Io so che voi cantate.
 ser Saccente
                                         Sì signora,
 so di musica ancora.
 Armonica
405Io sono virtuosa
 ma per esser perfetta
 mi resta d’imparar qualche cosetta.
 Vorrei che mi diceste,
 per penetrar del canto in le midolle,
410che cosa sia il bequadro ed il bemolle.
 ser Saccente
 Cara la mia figliuola,
 siete voi stata a scuola?
 Armonica
                                             Oh cosa dite?
 Ho studiato, ho imparato.
 Per sei o sette mesi ho solfeggiato.
 ser Saccente
415Brava! In sì poco tempo
 avete fatto del profitto assai.
 Armonica
 Subito virtuosa io diventai.
 ser Saccente
 Cantatemi un’arietta.
 Armonica
                                          Volentieri.
 Non mi faccio pregar; la canterò.
 ser Saccente
420Io l’accompagnerò.
 Avete qualche cosa?
 Armonica
                                       Ho due ariette,
 una allegra allegrissima,
 l’altra patetichissima.
 ser Saccente
 Datemi quell’allegra;
425la proveremo un poco.
 Armonica
 Eccole tutte due.
 ser Saccente
                                 Basta l’allegra.
 Quell’altra la potete metter via.
 Armonica
 Ma di queste signor non so qual sia.
 ser Saccente
 Non conoscete il tempo?
 Armonica
                                               Signor no.
 ser Saccente
430Ma le parole?...
 Armonica
                               Leggere non so.
 ser Saccente
 Oh questa è bella! E l’arie voi cantate?
 Armonica
 A memoria mi son state insegnate.
 ser Saccente
 Date qui, date qui. Che voce avete?
 Armonica
 Che voce? Io non v’intendo.
 ser Saccente
435Cosa siete? Contralta ovver soprana?
 Armonica
 Io son quella che sono
 e canto all’improvviso
 ed ognun mi fa applauso, ognun mi loda.
 ser Saccente
 Virtuosa davvero a tutta moda.
440Venite qui; cantate.
 Cappari! Tre bemolli! (Osserva l’aria)
 A voi, figliuola mia.
 Armonica
 Il bemolle non so che cosa sia. (Ser Saccente suona il ritornello su la spinetta)
 Armonica
 
    Quel caro amato ciglio...
 
 ser Saccente
 
445   Quel caro amato ciglio...
 
 Armonica
 
    Quel caro amato ciglio...
 
 ser Saccente
 Ma quei son tre bemoli agli occhi miei.
 Armonica
 Che importa a me, se fossero anche sei?
 ser Saccente
 Ma voi non intonate.
 Armonica
450Eh signor, perdonate;
 intono a prima vista.
 ser Saccente
 O voi non ci vedete
 o le regole buone non sapete.
 Ritorniamo da capo. (Suona il ritornello)
 Armonica
 
455   Quel caro amato ciglio
 che m’ha ferito il cor...
 
 ser Saccente
 Oibò.
 Armonica
              Che cosa avete?
 ser Saccente
 Ma voi stonate maledettamente.
 Armonica
 Andate via, che non sapete niente. (Gli leva le carte dal cembalo)
 ser Saccente
460Brava, figliuola mia,
 voi farete fortuna.
 Per essere stimata
 una brava cantante,
 basta che siate ardita ed arrogante. (Parte)