Le pescatrici, Venezia, Bettinelli, 1752

Vignetta Frontespizio
 SCENA VII
 
 LINDORO e detta
 
 Lindoro
 E chi è costei sì vagamente adorna?
 Lesbina
 Ecco qui lo straniero.
 Assicurar la mia fortuna io spero.
 Lindoro
 Bella, chi siete voi?
 Lesbina
620Son una che annoiata
 di vita sì infelice
 abborrisco il mestier di pescatrice.
 Lindoro
 Qual è il nome?
 Lesbina
                                Lesbina.
 Lindoro
                                                  La germana
 di certo pescatore
625che Burlotto s’appella?
 Lesbina
 Son passata sinor per sua sorella.
 Lindoro
 Ma tal non siete?
 Lesbina
                                  Non lo credo almeno,
 poiché mi sento in seno
 alma di glorie amica
630e non posso soffrir di far fatica.
 Lindoro
 Questa, figliuola mia,
 esser potrebbe ancor poltroneria.
 Lesbina
 Quando vedo persone
 nobili e ben vestite
635mi sento consolare. Oibò non posso
 soffrire i pescatori; eh che si vede
 ch’io nata sono in qualche nobil cuna
 oltraggiata così dalla fortuna.
 Lindoro
 (Chi sa ch’ella non sia
640la principessa mia?)
 Lesbina
 Ditemi, siete niente
 niente fisonomista?
 Lindoro
 Perché ciò mi chiedete?
 Lesbina
 In me non conoscete
645un certo non so che di stravagante?
 Lindoro
 Certo il vostro sembiante
 non ha dell’ordinario.
 Lesbina
 Dal mio stato al mio cuor v’è del divario.
 Lindoro
 (Ha della grazia tanta,
650quasi costei m’incanta).
 Lesbina
 Avete ancor trovata
 la donna ricercata?
 Lindoro
                                      Non ancora.
 Lesbina
 S’ella fra noi dimora,
 non so che dir... Son tutte pescatrici
655d’animo abietto e vile.
 Lindoro
 Ma voi siete gentile.
 Lesbina
                                        Il cor mi dice
 che io nata non sono pescatrice.
 
    Ero ancora picinina
 e dicevo ancor «papà»
660che la balia, poverina,
 mi cantava una canzon.
 
    «Fa’ la nana mio tesoro,
 che tu possa un dì regnar.
 Fa’ la nana, occhietto moro,
665nata sei per comandar.
 
    E fa’ la nana
 cara carina,
 bella regina
 che fa innamorar».