Le pescatrici, Venezia, Bettinelli, 1752

Vignetta Frontespizio
 SCENA III
 
 LINDORO, poi MASTRICCO
 
 Mastricco
 Eccomi or piucché mai
 confuso ed agitato.
 (Scoprasi il vero e ci proveda il fato).
 Lindoro
 Amico, voi che siete
510per la canuta età degno di fede,
 ditemi se colei
 ch’io vo cercando in quest’ampia marina
 esser possa Lesbina ovver Nerina.
 Mastricco
 Non signore, non è questa né quella.
515Io la conosco. Eurilda ella s’appella.
 Lindoro
 Come ciò dir potete?
 Mastricco
 Eurilda a me fu data
 in custodia da quel che l’ha rapita
 e l’ho sinor qual figlia mia nutrita.
 Lindoro
520Burlotto e Frisollino
 sostengono che sia la peregrina
 un Lesbina gentil, l’altro Nerina.
 Mastricco
 Non credete a costoro.
 Cercan far bene alle germane loro.
 Lindoro
525Come! Siam noi fra genti triste e ladre?
 Germani quelli son, voi siete padre.
 Tutti m’ingannerete,
 perfidi mentitor tutti voi siete.
 Mastricco
 Credetemi signore...
 Lindoro
                                        Orsù ciascuna
530delle proposte femmine rivali
 vogl’io veder; (dagl’atti e dal sembiante
 qualche cosa scoprir mi fia concesso).
 V’attendo uniti alla gran fonte appresso. (Parte)