Il conte Caramella, Venezia, Bettinelli, 1751

Vignetta Frontespizio
 SCENA VI
 
 CECCO, poi GHITTA
 
 Cecco
1180Oh Cecco disgraziato,
 presto presto anche questa mi ha piantato.
 Ma la Ghitta sen viene.
 Io non so cosa faccia,
 non ho coraggio di mirarla in faccia.
 Ghitta
1185(Ecco qui quel briccone
 che mi ha licenziata).
 Cecco
 (Ella in viso mi pare ancor sdegnata).
 Ghitta
 (Non lo voglio veder). (Vuol partire)
 Cecco
                                           (Meglio è lasciarla,
 non vuo’ più ricercarla). (Vuol partire)
 Ghitta
                                                (E pur mi piace). (Si ferma)
 Cecco
1190(E pur d’abbandonarla mi dispiace). (Si ferma)
 Ghitta
 (Egli è tanto carino).
 Cecco
 (Ha tanto il bel visino). (Si guardano sotto occhio)
 Ghitta
 (Ma se più non mi vuole anderò via). (Vuol partire)
 Cecco
 (Ma non posso soffrir la gelosia). (Vuol partire)
 Ghitta
1195(Il piè fa un passo avanti
 e il cuor due passi indietro). (Torna indietro)
 Cecco
                                                       (Andar non posso (Si ferma)
 e mi convien restare a mio dispetto).
 Ghitta
 (Che grazioso bocchin).
 Cecco
                                              (Che bell’occhietto). (Si guardano sott’occhio)
 Ghitta
 (Ah pazienza!)
 Cecco
                              (Sospira?)
 Ghitta
1200(Attento mi rimira).
 Cecco
                                        (Quasi quasi...)
 Ghitta
 (Se non fosse vergogna...)
 Cecco
 (La vorrei salutar).
 Ghitta
                                      (Parlar vorrei).
 Cecco
 Schiavo padrona mia.
 Ghitta
                                           Serva di lei.
 Cecco
 Dove si va?
 Ghitta
                        Vo a spasso.
 Cecco
1205Così sola soletta?
 Ghitta
                                  È meglio sola
 che male accompagnata.
 Cecco
 Il proverbio non falla. (Ella è sdegnata).
 Ghitta
 (Ingrato).
 Cecco
                      (Se potessi
 ancor l’aggiusterei).
 Ghitta
1210(Se mi volesse, ancor lo piglierei).
 Cecco
 Signora, se non sdegna
 avermi in compagnia...
 Ghitta
                                             Oh non son degna.
 Cecco
 Alfin v’ho sempre amata.
 Ghitta
 Che bell’amor? M’avete licenziata.
 Cecco
1215Io... l’ho fatto per scherzo...
 Ghitta
                                                   Oh non vi credo.
 Cecco
 Credimi, Ghitta mia...
 Ghitta
                                            Via, disgraziato.
 Cecco
 Ti vuo’ tutto il mio ben.
 Ghitta
                                              Sei un ingrato.
 Cecco
 Non mi far lacrimar.
 Ghitta
                                         Per te briccone,
 ho tanto pianto.
 Cecco
                                E per te ho pianto anch’io.
 Ghitta
1220Non ti credo.
 Cecco
                           Lo giuro.
 Ghitta
 Tenera io son ma tu sei di cuor duro.
 Cecco
 
    Non è ver, non son crudele;
 tenerino è questo cuor.
 
 Ghitta
 
    Se tu avessi il cuor fedele,
1225non saresti un traditor.
 
 Cecco
 
    Tu sei quella Ghitta bella
 che mi fa provare amore.
 
 a due
 
 Mio tesoro ahi ch’io moro,
 se non hai di me pietà.
 
 Ghitta
 
1230   Sei fedele?
 
 Cecco
 
                           Sei crudele?
 
 Ghitta
 
 Quell’occhietto dice sì.
 
 Cecco
 
 Quel labbretto dice no.
 
 Ghitta
 
 Vuoi amarmi? Dice sì.
 
 Cecco
 
 Sei sdegnata? Dice no.
 
 Ghitta
 
1235Vuoi lasciarmi? Dice no.
 
 Cecco
 
 Sei placata? Dice sì.
 
 a due
 
    Quel risetto mi consola;
 e una dolce tua parola
 rasserena il mio dolore,
1240fa il mio core giubilar. (Partono)