Il conte Caramella, Venezia, Bettinelli, 1751

Vignetta Frontespizio
 SCENA VII
 
 CECCO, poi DORINDA
 
 Cecco
 Costei non fa per me. Le voglio bene
 ma il matrimonio è certa mercanzia
 che farla non sta bene in compagnia.
825Ella di più non sa;
 e con semplicità potria burlarmi,
 potria senza malizia rovinarmi.
 Dorina
 (Vuo’ Brunoro avvisar... Ma qui costui...)
 Cecco
 (Se Dorinda volesse, ora con lei
830quasi m’attaccherei).
 Dorina
                                          (Sarebbe bene
 che Cecco m’assistesse,
 quando ingannarmi il ciarlatan credesse).
 Cecco
 (Parla fra sé e mi guarda).
 Dorina
                                                   (Poco costa
 gettar via due parole).
 Cecco
835(Di Dorinda sarò, s’ella mi vuole).
 Dorina
 Cecco che fate qui?
 Cecco
                                      Sono arrabbiato
 e mi son dalla Ghitta licenziato.
 Dorina
 Ditemi, come fu?
 Cecco
 L’ho licenziata e non la voglio più.
 Dorina
840E volete star senza?
 Cecco
 Converrà aver pazienza
 finché un’altra ne trovo.
 Dorina
 (Lusingar anche questo ora mi provo).
 Certo voi siete degno
845d’una miglior fortuna.
 Cecco
 Oh, se ne trovo una
 che sia come dich’io,
 la voglio far padrona del cuor mio.
 Dorina
 Ma come la bramate?
 Cecco
                                          Per esempio
850che fosse fatta come siete voi,
 che avesse quella fronte e quegli occhietti,
 quei cari bei labbretti,
 che fosse come siete voi graziosa,
 che fosse di giudizio e spiritosa.
 Dorina
855Ma io tale non sono
 da farvi innamorar.
 Cecco
                                       Eh... basta... È tanto
 che mi piacete... Ma la Ghitta ingrata...
 Basta, come dicea, l’ho licenziata.
 Dorina
 Se siete in libertà, ne parleremo.
 Cecco
860Sì sì, si aggiustaremo.
 Tutto v’accorderò, con un sol patto,
 che siate tutta mia,
 perché in amor non voglio compagnia.
 Dorina
 Eh vi s’intende; io son, quand’ho un amante,
865all’amore d’un sol fida e costante.
 Cecco
 Oh brava! Oh benedetta!
 Via non perdiamo tempo.
 Dorina
                                                  Io voglio prima
 che, se da ver mi amate,
 la Ghitta in mia presenza licenziate.
 Cecco
870Vado in questo momento;
 e la conduco qui. Vedrete, o cara,
 se ho per voi dell’affetto.
 Dorina
 Andate ch’io v’aspetto.
 Cecco
 Oh quanto mi consolo!
875Bella cosa in amor è l’esser solo!
 
    In quel felice giorno
 che un uomo si marita
 ha cento amici intorno,
 ciascuno a sé l’invita.
880Chi l’accarezza qua,
 chi lo saluta là.
 
    «Sposino vi son schiavo.
 Che bella moglie! Bravo!»
 Ma io risponder voglio
885a chi a seccar mi viene:
 «Se fui solo all’onor, solo alle pene».