Il conte Caramella, Venezia, Bettinelli, 1751

Vignetta Frontespizio
 SCENA IX
 
 Camera con nascondiglio.
 
 DORINDA con lume, poi BRUNORO
 
 Dorina
 Or ch’è l’ora avanzata,
 vuo’ parlar con Brunoro. Ecco la stanza
 in cui del nascondiglio
315l’altra parte risponde. Egli dovrebbe,
 secondo il concertato,
 essere a questa parte rimpiattato.
 Chiuder voglio la porta, indi chiamarlo.
 Ehi Brunoro, Brunoro. (Piano vicino al nascondiglio)
320Escite; ho da parlarvi.
 Brunoro
 Eccomi pronto e lesto ad ascoltarvi.
 Dorina
 Vuole il signor marchese
 che ancor più dell’usato in questa notte
 il tamburo suonate
325e che alla porta andate
 della padrona a dir queste parole:
 «Moglie mia, moglie mia...» (S’ode picchiare all’uscio)
 Brunoro
                                                       Zitto; vien gente.
 Dorina
 Oimè! Chi sarà mai? Presto celatevi.
 Brunoro
 Dal buco della chiave
330mi possono vedere.
 Dorina
                                      È vero, è vero.
 Ammorzerò la lume. (Spegne il lume)
 Brunoro
                                         Oh bel pensiero! (Si picchia più forte)
 Dorina
 Vedrò che diavol sia. (Apre l’uscio)