Le donne vendicate, Venezia, Fenzo, 1751

Vignetta Frontespizio
 SCENA XI
 
 VOLPINO, poi LIVIETTA
 
 Volpino
 Oh povero Volpino!
 Ora sì che sto bene,
 sprezzato, disarmato, svergognato.
960Non so più cosa far, son disperato.
 Livietta
 Bravo, Volpino, bravo;
 veramente vi siete fatto onore.
 Volpino
 Cagne, ladre, assassine,
 finito avrete di mortificarmi.
 Livietta
965Perché dite così?
 Volpino
                                  Voglio appiccarmi.
 Livietta
 (E pur mi fa pietà).
 Volpino
                                       Non ho coraggio
 di lasciarmi veder.
 Livietta
                                     (Se io credessi
 non esser osservata,
 consolar lo vorrei).
 Volpino
970Che diranno di me gli amici miei?
 Livietta
 Volpino.
 Volpino
                   Che volete?
 Livietta
 Ancor nemico siete
 di tutto il nostro sesso?
 Volpino
 Eh non signora, adesso
975principio a dirne bene.
 (Per la paura dir così conviene).
 Livietta
 Se diceste da vero, si potrebbe
 il tutto accomodar.
 Volpino
                                     Come?
 Livietta
                                                     Davvero,
 che mi fate pietà.
 Volpino
                                   Dunque...
 Livietta
                                                        Ma temo
980che non siate sincero.
 Volpino
 Giuro sull’onor mio che dico il vero.
 Livietta
 Se volete che io possa
 trattarvi come prima e amarvi in pace,
 delle donne dovete
985dire tutto quel ben che voi sapete.
 Volpino
 Farlo mi proverò
 ma non so se a dir bene io riuscirò.
 Livietta
 
    Dite: «Le femine
 son graziosine».
 
 Volpino
 
990Signora sì.
 
 Livietta
 
 Son modestine.
 
 Volpino
 
 Così e così.
 
 Livietta
 
 Sono costanti
 coi loro amanti.
 
 Volpino
 
995Il male è qui.
 
 Livietta
 
    Vuo’ che si dica
 sempre così.
 
 Volpino
 
    Oh che fatica!
 Signora sì.