La mascherata, Venezia, Fenzo, 1751

Vignetta Frontespizio
 SCENA VI
 
 Camera in casa di Vittoria.
 
 SILVIO e VITTORIA
 
 Vittoria
 Aurelia mia nipote
 dir si può fortunata,
300poiché un bel cavalier, come voi siete,
 in cui ogni virtude alberga e regna,
 per sua consorte prenderla si degna.
 Silvio
 Ma voi, Vittoria cara,
 abbondare solete in gentilezza,
305come siete abbondante di bellezza.
 Vittoria
 Eh via non mi burlate.
 Silvio
                                            Io dico il vero.
 Giuro da cavaliero
 che, se dal bel d’Aurelia
 quest’amante mio cor ferito fu,
310forse voi mi piacete ancora più.
 Vittoria
 Oh cosa dite mai...
 Oh non vorrei che Aurelia
 sapesse questa cosa,
 ch’ella forse di me saria gelosa.
 Silvio
315Oh cara vedovella,
 siete graziosa e bella.
 Vittoria
                                         Eh via tacete.
 Silvio
 E pur vi voglio ben.
 Vittoria
                                       Che diavol dite,
 voi dovete sposar la mia nipote.
 Silvio
 E ben, che importa questo?
320Con amor puro e onesto
 v’amo, Vittoria mia,
 come puole il nipote amar la zia.
 Vittoria
 È ver che con Aurelia
 non è ancora concluso il matrimonio
325e che potreste ancora...
 Basta, non voglio dir...
 Silvio
                                           Via, seguitate.
 Vittoria
 Ho paura, briccon, che mi burlate.
 Silvio
 Ecco Aurelia sen viene.
 Vittoria
                                             (In sul più bello
 si è troncato il discorso).