Gustavo primo re di Svezia, Venezia, Rossetti, 1740

Vignetta Frontespizio
 SCENA VIII
 
 LEARCO solo, sedendo
 
 Learco
 Dunque sarò mai sempre
605scherzo di ria fortuna? Iniqua sorte,
 mi togliesti dal piè le rie catene
 per raddopiarle al cor? Non ti bastava
 i tre lustri d’esilio? Oggi che torno
 degl’avi miei sul soglio, oggi, crudele,
610mi tormenti così? Perché da morte
 mi salvasti? Perché, barbara sorte?
 Ma sembrami che il sonno
 prometta all’alma mia
 qualche tregua fugace al suo dolore.
615Deh immagini d’Ergilda e di Dorisbe,
 fino ch’io dorma almeno,
 deh non venite a tormentarmi il seno. (S’addormenta)