Gustavo primo re di Svezia, Venezia, Rossetti, 1740

Vignetta Frontespizio
 SCENA VI
 
 LEARCO solo
 
 Learco
 È destino comun che un core amante
 compri a prezzo di pene
 la dolce tirannia di sue catene.
495Ma che ad amar costretto
 sia un cor senza speranza
 questo è dolor che ogni dolore avanza.
 Amo Ergilda e Dorisbe
 né quella più di questa
500né questa più di quella
 rasembra agl’occhi miei vezzosa e bella.
 Sperarle ambe non lice,
 lasciarne una non posso. Ah vuol fortuna
 ch’io l’ami entrambe e non ne speri alcuna.
 
505   Io son qual peregrino
 in barbare contrade,
 confuso fra due strade
 che scegliere non sa.
 
    E tanto nel cammino
510s’arresta, sin che arriva
 nemico che lo priva
 di vita o libertà.