Gustavo primo re di Svezia, Venezia, Rossetti, 1740

Vignetta Frontespizio
 SCENA V
 
 LEARCO e DORISBE
 
 Learco
475Adorata Dorisbe,
 abbi pietà di me.
 Dorisbe
                                   Ah in te non veggo
 più il mio fido Learco.
 Learco
                                           Oh dei! Che dici?
 Sì, cara, ti consola,
 che regni nel mio cor.
 Dorisbe
                                          Ma non già sola.
 Learco
480Non tormentarmi più; sai qual destino
 per mia sventura eterna
 mi condanni a soffrir doppi legami.
 Dorisbe
 Scioglier uno ne puoi.
 Learco
                                           Taci, se m’ami.
 Dorisbe
 
    Oh dio che pena è questa,
485che barbaro tormento!
 In seno, oh dio! mi sento
 l’affanno del morir.
 
    Deh mira afflitta e mesta
 colei che sol te adora.
490Ah, se non vuoi ch’io mora,
 consola il mio martir.