Ottone, Venezia, Rossetti, 1739

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA PRIMA
 
 Galleria di statue con sedie.
 
 MATILDE, CLODOMIRO e guardie
 
 MATILDE
 Ahimè! Lo sposo e il figlio
 gemono fra catene. Il regno stesso
 malsicuro vacilla. Inique stelle
 a tanti crudi affanni
665non resiste il mio cor.
 CLODOMIRO
                                          Deh non lasciarti
 in balia del dolor. Non è da grande
 il disperar nelle sciagure. Ancora
 donde sperar ti resta,
 se Adelaide è in tua man. Può la sua vita
670da più fatal periglio
 salvar te stessa, Berengario e il figlio.
 MATILDE
 Sì, sì tutto si tenti, olà, qui tosto
 sia condotta Adelaide. (Ad una guardia)
 CLODOMIRO
                                            Otton che l’ama
 tutto darà per lei.
 MATILDE
                                   Ma la superba
675forse deluderà le mie speranze.
 CLODOMIRO
 Non lo temer. La libertà, la vita
 val più d’un regno; ne conosce il prezzo
 anche Adelaide. La clemenza adopra
 finché giova al disegno,
680poi se sprezza pietade, usa lo sdegno.
 
    Per acquistar un regno,
 il fingere è permesso.
 Il simular lo sdegno
 talvolta è ancor virtù.
 
685   Chi a grand’impresa aspira
 usa nelle vicende
 or la pietade or l’ira,
 come gli giova più.