Ottone, Venezia, Rossetti, 1739

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA XIII
 
 CLODOMIRO, ADELAIDE con guardie e detti
 
 CLODOMIRO
 Ecco la prigioniera.
 OTTONE
                                      Il mio bel sole.
 ADELAIDE
570Il mio gran difensore.
 MATILDE
 Ottone, alza la fronte.
 Vedi colei per cui tu porti guerra
 all’italica terra?
 OTTONE
 Vedo sì l’innocenza
575da l’empietà tradita.
 MATILDE
                                        O tu ritira
 l’armi da questo regno o ch’io la sveno. (In atto di ferir Adelaide)
 Sugli occhi tuoi risolvi,
 altro indugio non hai che un sol momento.
 OTTONE
 Misero! In qual cimento
580con la vita di lei sta la mia gloria!
 MATILDE
 Il momento passò. Già vibro il colpo.
 OTTONE
 Fermati, o scellerata. Il tuo consorte
 ch’è tra le mie ritorte...
 MATILDE
 Lo sposo mio tuo prigionier? Nol credo.
 OTTONE
585Olà, qui voglio Berengario. In breve... (Ad una guardia)
 MATILDE
 Non mi lusinghi, no. Cessa dall’armi,
 guida lungi le schiere.
 O dell’idolo tuo
 il cadavere esangue ora vedrai.
 OTTONE
590Senti, o donna crudele.
 Voglio appagarti e voglio...
 (Che mai far deggio?)
 MATILDE
                                           E ancor non mi rispondi?
 ADELAIDE
 Gran re, deh non voler che il mio periglio
 rattenga il volo all’immortal tua fama.
595Adelaide da te tanto non brama.
 Con intrepido ciglio
 mira il mio strazio; e poscia alla vendetta
 tutti gli sdegni tuoi desta ed affretta.