Ottone, Venezia, Rossetti, 1739

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA X
 
 ADELAIDE, IDELBERTO
 
 ADELAIDE
 O di padre miglior figlio ben degno,
 oh dio, quanto mi spiace
 non poter al tuo amor rendere amore.
510Prence, soffrilo in pace,
 stima, ossequio, rispetto,
 gratitudine, affetto ognor potrai
 trovare in Adelaide, amor non mai.
 IDELBERTO
 Né amor pretendo già.
515Tanta felicità sperar non lice
 a chi nacque figliuol d’un tuo nemico;
 con affetto pudico,
 al mio core infelice,
 non vietare l’amarti e son contento.
 ADELAIDE
520Vedo il tuo merto e quasi
 di tanta mia costanza ora mi pento.
 IDELBERTO
 No, siegui pur l’impegno
 del costante odio tuo, del tuo rigore,
 un così giusto sdegno
525è bello agli occhi tuoi quanto il tuo amore.
 
    Mi piaci ancor sdegnata,
 t’adoro ancor crudele
 e ti sarò fedele
 senza speranza ancor.
 
530   Né mai chiamarti ingrata
 saprò né mai lagnarmi
 e meno vendicarmi
 saprò del tuo rigor.