Ottone, Venezia, Rossetti, 1739

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA V
 
 Appartamenti d’Adelaide.
 
 ADELAIDE e poi OTTONE
 
 ADELAIDE
 Ahimè! Tutto è perduto. I miei vassalli
115sono i nimici miei. Gli empi ribelli,
 disserrate le porte,
 m’han ceduta al tiranno. Eccomi alfine
 schiava di Berengario. Odo le strida,
 sento le mie catene. Ottone... oh numi!
120Che fa? Dov’è? Così mi lascia in preda
 del furor de’ nemici?
 OTTONE
                                         Eccomi, o cara,
 eccomi in tua difesa.
 ADELAIDE
                                         Oh dei! Che vedo,
 tu qui! Come potesti
 occulto penetrar.
 OTTONE
                                  M’aperse Ormondo
125per sotterranea via sicura il varco.
 Seppi il reo tradimento,
 volai tosto a salvarti.
 ADELAIDE
                                        Ah no; piutosto
 accresci il mio periglio. E che pretendi
 così solo d’oprar? Vanne al tuo campo.
130Vanne e riedi co’ tuoi.
 OTTONE
                                           Vuoi ch’io ti lasci
 in poter d’un rivale?
 ADELAIDE
                                        Anzi mi perdi
 se qui stai neghittoso, all’inimico
 l’impeto mi ritolga
 di mille spade e mille.
 OTTONE
                                           E questa mia
135per mille e mille spade ha da pugnare?
 ADELAIDE
 Un’altra volta io te ne priego, parti.
 OTTONE
 No, no. Sieguo il mio fato.
 Sieguo il mio amor. Voglio morirti a lato.
 ADELAIDE
 Deh s’egli è ver che m’ami,
140non tradir quest’amore,
 non tradir la tua gloria.
 Sappi che mi sei caro
 e che temo per te. Credilo al pianto
 ch’ho già sugli occhi. In questo stato io sono
145solo per te. Sì, per te sol sprezzai
 d’Idelberto la destra. A Berengario
 il messo rimandai. Minaccie, offerte
 non temei, non curai. Nel caso estremo,
 di me non dubitar. Saprò costante
150soffrir la sorte mia. Deh vanne e torna
 vincitor glorioso
 e assicura vincendo il mio riposo.
 
    Se per me tu senti amore,
 se ti cal del mio periglio,
155vanne, o caro, e il tuo valore
 torni a me la libertà.
 
    De’ nemici il fiero orgoglio
 fiaccherà l’invitta spada,
 la mia pace ed il mio soglio
160la tua man vendicherà.