Farnace, Venezia, Rossetti, 1739

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA V
 
 AQUILIO, poi POMPEO e poi dall’altra parte FARNACE
 
 AQUILIO
 Oh stelle! Qual impresa
 da romano guerriero, un tradimento,
 ma qual vile rimorso in cor amante!
830Coraggio Aquilio. Un’anima feroce
 dee preferir talora
 l’error che giova alla virtù che nuoce.
 Io dunque... Ecco Pompeo. A lui mi celo. (Si ritira)
 POMPEO
 D’un regno soggiogato
835nuovo riceverà Roma un trionfo.
 FARNACE
 (Oh numi! Ecco il superbo,
 fausta protegga il colpo mio la sorte,
 prospero il fato al mio disegno arrida,
 si trafigga Pompeo).
 AQUILIO
                                        (Pompeo s’uccida). (S’avanzano ambidue colle spade impugnate dietro Pompeo e nell’incontrarsi restano. Pompeo frattanto si volge verso di loro)
 FARNACE
840(Incontro inopportuno).
 AQUILIO
                                               (Evento strano!)
 POMPEO
 Aquilio? E tu chi sei?
 Perché nudi gl’acciari ambo stringete?
 FARNACE
 Da fiero orribil angue
 colà tra’ fiori uscito
845fui dianzi assalito.
 Quindi col ferro che impugnai, fuggendo,
 attonito e tremante
 qui rivvolsi le piante.
 AQUILIO
                                          Ed io che ’l vidi
 minaccievole in atto
850appressarsi al tuo fianco
 accorsi e strinsi in tua difesa il brando.
 FARNACE
 (Or che farò?)
 POMPEO
                             Costui dagl’occhi spira
 non so che d’ardimento e di spavento. (Ad Aquilio)
 AQUILIO
 Come gli fu permesso
855dalle guardie l’ingresso?
 POMPEO
 Stranier, dove nascesti?
 FARNACE
 In Cappadocia.
 POMPEO
                               Sei guerrier?
 FARNACE
                                                          Pugnai
 sotto l’insegne d’Ariarate.
 POMPEO
                                                 Ed ora?
 FARNACE
 Tra’ custodi reali
860di Berenice ho luogo e nome ancora.
 POMPEO
 Come t’appelli?
 FARNACE
                                Ergildo.
 POMPEO
                                                 (Il cor mi balza
 con insoliti moti.
 Temo d’insidie). Olà.
 FARNACE
                                          S’altro non chiedi
 andrò... (Escono guardie)
 POMPEO
                   Dell’esser tuo
865vuo’ notizie più certe.
 Berenice s’appressa. Ella ti vegga,
 indi se tal sarai
 qual tu dicesti, a tuo talento andrai.
 FARNACE
 (Barbari dei!)