Farnace, Venezia, Rossetti, 1739

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA X
 
 BERENICE e SELINDA
 
 SELINDA
 Fra le libiche serpi
665non nascesti, o regina;
 perché mai l’innocenza
 il tuo rigor condanna?
 Ah! Sei col sangue tuo troppo tiranna.
 
    Raffrena i sdegni tuoi,
670il tuo materno amore
 desta nel regio core;
 ma udirmi tu non vuoi;
 ma la pietade, o dio,
 non leggo in volto a te.
 
675   Ah se sperar non lice
 pietà per l’infelice,
 troppo spietata sei,
 scampo per lui non v’è.