Farnace, Venezia, Rossetti, 1739

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA IX
 
 BERENICE col fanciullo, POMPEO con AQUILIO e SELINDA
 
 BERENICE
 Del nemico Farnace eccoti il figlio.
 Vedilo; ha nel sembiante
 della madre l’orgoglio,
 del genitore la perfidia. Abbatti
640il papavero infausto,
 pria che spiegata la superba spoglia
 di pestiferi semi ingombri il campo.
 SELINDA
 Duce, regina, in che v’offese questa
 pargoletta innocenza?
645Che mai, che mai temete
 da sì tenera età?
 BERENICE
                                 Spesso il torrente
 che pria dimesso e tacito correa,
 sormontando superbo il suo confine,
 mormorando rovine,
650gregge e pastori atterra
 e porta al mar tributo no ma guerra.
 POMPEO
 Olà, sia vostra cura
 custodir quel fanciullo
 finché di lui disponga e del suo fato
655l’autorità di Roma e del Senato.
 
    Sento che al cor mi parla
 quell’innocente figlio
 e che del suo periglio
 a me chiede pietà.
 
660   Né posso a lui negarla
 né deggio esser crudele
 con chi non è infedele,
 con chi colpa non ha.