Il paese della cuccagna, Venezia, Fenzo, 1750

Vignetta Frontespizio
 SCENA X
 
 PANDOLIN, POLLASTRINA, LARDONE, madama LIBERA, COMPAGNONE, SALCICCIONE e compagni
 
 Pandolino
 La signora Cortese
 con tutta la sua grande cortesia
 nulla m’ha dato e se n’è andata via.
 Pollastrina
 Finora, poverino,
305lo stomaco si lagna;
 e finora per noi non v’è cuccagna.
 Lardone
 Per goder di cuccagna il beneficio,
 convien saper se siete
 abili per la nostra istituzione.
310Due sorte di persone
 vi sono al mondo. L’una è di coloro
 che traggono il mangiar dal suo lavoro.
 L’altra è di quella gente
 che cerca di mangiar senza far niente.
315I primi son nemici
 del chiasso e del bagordo;
 sono gli altri d’umor lieto ed ingordo.
 Chi avesse dei due geni
 misti e confusi i desideri suoi
320non farebbe per noi.
 Chi pensa seriamente stia lontano.
 Solamente quel che ama la pazzia
 degno è di star in nostra compagnia.
 
    Goder cuccagna
325talun procura
 ma quanto dura
 dirvi non so.
 
    Finché si magna
 si tira avanti.
330Lo fanno tanti
 e anch’io lo fo.