Arcifanfano re dei matti, Venezia, Fenzo, 1750

Vignetta Frontespizio
 SCENA VII
 
 SEMPLICINA, poi SORDIDONE
 
 Semplicina
 M’ha detto la mia mamma
 che quando si vuol bene si regala.
 Se mi regala il re,
 dunque l’affetto suo sarà per me.
1015Ma poi dell’amor suo
 che cosa ne vuo’ fare?
 Non lo voglio guardare;
 non lo voglio toccare
 e non voglio più fare
1020la gente innamorare
 di queste luci rare, chiare, avare.
 Sordidone
 Avare o non avare,
 che cosa v’ha a importare?
 Questo denaro è mio
1025ed a vostro dispetto lo vogl’io.
 
    Sì, lo voglio, lo voglio, lo voglio;
 maledetto! Che pena, che imbroglio!
 Non so dove nasconderlo più.
 Zitto, zitto; so quel che farò.
1030Liquefatto me lo beverò. (Parte)