La fondazion di Venezia, Venezia, Valvasense, 1736

Vignetta Frontespizio
 AZIONE SETTIMA
 
 NISO seguito da pescatori armati e detti. Il coro lo cantano tutti quelli che sono in scena, anco li cavalieri
 
 coro
 
    Libertà libertà.
 
 Niso
 
    Chi vol metterme in caena
 per so pena morirà.
 
 coro
 
    Libertà libertà.
 
 Besso
375Trattegnive e ascolteme,
 son Besso e tanto basta, onde credeme.
 Questi che qua vedé no xe nemici;
 i vien a star con nu.
 Delle ricchezze soe, dei so tesori
380anca nu goderemo
 e in tanta povertà no viveremo.
 Niso
 Ma le arme...
 Adrasto
                           Quest’armi
 saran vostra diffesa, ora potrete
 scorrer dall’uno all’altro lido il mare,
385senza temer l’insidie
 de’ barbari corsari. In certo segno
 della fortezza nostra
 alzeremo il leone e perché siano
 facili i suoi progressi ad ogni lato
390sarà il nostro leon leone allato.
 Niso
 Basta, mi no l’intendo,
 no voi deventar matto;
 quel che farà sier Besso sia ben fatto.
 Adrasto
 Anzi per maggiormente
395della nostra amistà fissar il nodo,
 con vincolo di sangue egli si formi.
 Questa figlia vezzosa
 io m’eleggo in isposa, un certo foco...
 Besso
 Adasio caro sior, adasio un poco.
400Questa xe za promessa.
 Adrasto
                                             E chi è lo sposo?
 Besso
 Niso.
 Niso
             De mi patron
 no l’abbia suggezion,
 se gh’avesse de donne una dozena
 tutte ghe le daria per una cena.
 Adrasto
405E voi cara, che dite?
 Dorilla
 
    Vorria dir ma int’el mio cuor
 el mio amor me tien confusa.
 Son esclusa dal mio Niso
 ma quel viso che me piaxe
410me despiaxe abbandonar.
 
    Nati insieme e arlevai,
 avvezzai a cocolarse,
 a lassarse l’è intrigada,
 son sforzada a suspirar.
 
 Niso
415Dorilla, xestu matta!
 Te despiase a lassarme? E mi te zuro
 che se i fasse de ti tanta triacca
 no ghe ne penso un’acca.
 Dorilla
 Infame, desgrazià, cusì ti parli
420a chi sprezza per ti... Ma sì, son matta
 a tender a un babban;
 sior cavalier amante,
 se la dixe dasseno, ecco la man.
 Adrasto
 Cara, la stringo al seno e vi prometto
425fede costante ed un eterno affetto.
 Dorilla
 Cossa diseu sier pare?
 Besso
                                            Son contento.
 Da pare che te son te benedigo.
 Niso
 Son fora, grazie al ciel, d’un gran intrigo.
 Adrasto
 Ora pensiamo amici
430sovra queste isolette
 a formar la più vaga e più pomposa
 città meravigliosa.
 Copransi le paludi
 di noderose travi e sovra queste
435s’ergano senza esempio
 piazze, palaggi e l’alta reggia e il tempio.
 Lisaura
 
    Il tuo nome, adriaca Teti,
 renderem famoso e chiaro
 e in paese a te sì caro
440serberem la libertà.
 
 coro
 
    Qua felici viveremo
 e dell’oro goderemo
 ancor noi la prisca età,
 oh felice libertà.
 
 Dorilla
 
445   Vegna pur nemiga zente
 con idea de far paura,
 sempre più resa sigura
 xe la nostra libertà.
 
 Fine del divertimento