La finta semplice, Venezia, Fenzo, 1764

Vignetta Frontespizio
 ATTO TERZO
 
 SCENA PRIMA
 
 Strada di campagna.
 
 GIACINTA, NINETTA e FRACASSO
 
 Fracasso
1235Non è più tempo adesso
 di celarsi o fuggire. A casa vostra
 tornar dovete entrambe.
 Giacinta
 Mi tremano le gambe
 per timor che mi gridi o mi bastoni
1240il fratel mio maggiore.
 Ninetta
                                            Io de’ padroni
 non ho paura alcuna;
 ma per regola mia saper vorrei
 cosa di me e di lei
 v’abbian promesso alfin.
 Fracasso
                                                Ch’ambe sarete
1245spose di chi vi trova
 e a casa lor vi riconduce.
 Ninetta
                                               Andiamo.
 Giacinta
 No, che saper io bramo
 un’altra cosa in pria. Vostra sorella
 sposò nissuno ancora
1250de’ miei fratelli, o quale
 scieglierà infra di loro?
 Fracasso
 Di sposar don Cassandro ella ha rissolto.
 Giacinta
 Io ne dubito molto.
 Ninetta
 Per me sposi chi vuole,
1255che non fo più parole
 e a casa ritornando addiritura,
 voglio veder chi mi sa far paura.
 
    Sono in amore,
 voglio marito,
1260se fosse il primo
 che passerà.
 
    Guai chi mi stuzzica
 o mi maltratta,
 gli salto agli occhi
1265come una gatta
 e l’unghie adopero
 con tanto sdegno
 che forse il segno
 gli resterà. (Parte)
 
 SCENA II
 
 GIACINTA e FRACASSO
 
 Giacinta
1270Io non ho il suo coraggio.
 Fracasso
 Avete l’amor mio che vi diffende.
 Giacinta
 Ma se moglie non prende
 il mio maggior fratello,
 non vorrà mai che vostra sposa io sia.
 Fracasso
1275Perché voler nol deve?
 Quando a me l’ha promesso,
 quando sposi egli stesso
 la baronessa mia sorella?
 Giacinta
                                                Oh questo
 sì facile nol credo,
1280perché don Polidoro
 ha di sposarla anch’ei le sue pretese
 e tra le lor contese io son sicura
 che di mezzo ne andrò.
 Fracasso
                                             Che seccatura!
 Sian pur sciocchi e bestiali
1285due fratelli rivali,
 che mia sorella il gran secreto ha in mano
 di metterli d’accordo.
 Giacinta
                                          E quale?
 Fracasso
                                                             Andate
 a domandarlo a lei, ch’io delle donne
 tutti non so i riggiri e sol m’è noto
1290che ogni femmina accorta,
 piucché con la bellezza,
 coll’arte sua innamora
 e sa obbligar co’ suoi rifiuti ancora.
 
    Nelle guerre d’amore
1295non val sempre il valore;
 qualche geloso affanno,
 qualche innocente inganno
 più giova a trionfar.
 
    Chi stanca ed affatica
1300la bella sua nemica
 senza che mai l’assaglia
 sul campo di battaglia
 l’arriva a imprigionar. (Parte)
 
 Giacinta
 Io d’obbligar nissuno
1305non sarò mai capace,
 perché solo vorrei quel che mi piace. (Parte)
 
 SCENA III
 
 ROSINA, don POLLIDORO
 
 Polidoro
 Eh ben, quando facciamo
 queste nozze signora?
 Rosina
 Siete in istato voi?
 Polidoro
                                     Subito ancora.
 Rosina
1310Tutti son pronti adunque
 i necessari requisiti al nostro
 matrimonio imminente?
 Polidoro
 Per me non manca niente;
 v’ho per un giorno intiero amoreggiata,
1315v’ho di più regalata,
 quanto insomma voleste ho fatto tutto
 e più non ho pazienza.
 Rosina
 Dal fratel vostro avete voi licenza?
 Polidoro
 Di che?
 Rosina
                  Di prender moglie.
 Polidoro
1320Questa ancora ci vuol?
 Rosina
                                            Sicuramente.
 Polidoro
 Perché?
 Rosina
                  Perché dipende
 da’ suoi maggiori in questo
 ogni onesta persona.
 Polidoro
 Oh, se in questo io dipendo, ei mi bastona.
 Rosina
1325Ma non diceste voi
 di voler dal fratello esser diviso
 e aver la parte vostra?
 Polidoro
                                           Oh gliel’ho detto
 ma il fratel mio m’ha letto
 del padre nostro il testamento e vuole
1330che tutto sia del primo.
 Rosina
                                             E come adunque
 volete prender moglie?
 Polidoro
 Come fan tutti gl’altri.
 Rosina
                                           Han gli altri almeno
 da mantenerla. Ma con voi la moglie
 che mangierà, se non avete un zero?
 Polidoro
1335Farò anch’io per mangiar qualche mestiero.
 Rosina
 Bravo da ver! Or ora
 sarà una baronessa
 per questo bel visino
 moglie d’un legnaiuolo o d’un facchino.
 Polidoro
1340Ma... promesso m’avete.
 Rosina
 Ma... licenza chiedete;
 chiedete al fratel vostro
 da mantenervi con decoro il modo
 ed io son qui per voi.
 Polidoro
                                         Da ver?
 Rosina
                                                          Sul sodo.
 Polidoro
1345Facciam dunque così.
 Rosina
                                          Come?
 Polidoro
                                                          Parlate
 a mio fratel voi stessa in vece mia
 e fate che mi dia
 il modo e la licenza
 di dar a voi la mano.
 Rosina
1350Io tutto questo domandargli? È vano!
 Vorrà il fratel vostro
 che io sia piuttosto sposa sua e per voi
 al più m’accorderà sola una cosa.
 Polidoro
 Che vuol dir?
 Rosina
                            Che si trovi un’altra sposa.
 Polidoro
1355Eh ben?
 Rosina
                   La prenderete,
 benché quella io non sia, se il fratel vostro
 non più ve la contrasta?
 Polidoro
 Per aver moglie anch’io, tutto mi basta.
 
    Che sia brutta, che sia bella,
1360che sia figlia o vedovella,
 una donna purché sia
 da star sempre in compagnia
 è tutt’uno in verità.
 
    Quel che preme è averla subito,
1365perché poi se troppo aspetto
 sarò vecchio poveretto
 e nissuna mi vorrà. (Parte)
 
 SCENA IV
 
 CASSANDRO e detta
 
 Cassandro
 E così baronessa?
 Rosina
 Umilissima serva.
 Cassandro
                                    E la promessa?
 Rosina
1370Che promessa signore?
 Cassandro
 Non ve ne ricordate?
 Rosina
 Oh sto male a memoria!
 Cassandro
                                               Eh già lo vedo;
 ma mia sorella e seco lei Ninetta
 ch’hanno avuto il coraggio
1375di scappar via...
 Rosina
                                Scappate via? Buon viaggio.
 Cassandro
 Non prometteste voi
 che sarian ritornate?
 Rosina
 Oh quant’è che tornaro e son sposate!
 Cassandro
 Sposate.
 Rosina
                   Sì signore.
 Cassandro
1380Da chi?
 Rosina
                  Da chi trovolle.
 Cassandro
 Sarà il fratello vostro
 e Simone con lui, se non m’inganno.
 Rosina
 Domandatelo a lor che lo sapranno.
 Cassandro
 Siete una scioccarella.
 Rosina
1385Ma peraltro son bella.
 Cassandro
 Oh se non foste tale,
 l’amor matrimoniale
 non vi unirebbe a me, come desio.
 Rosina
 Tutto poi sta che così voglia anch’io.
 Cassandro
1390Non decideste ancora?
 Rosina
                                            Sì signore.
 Quant’è che ho già deciso?
 Cassandro
 Sicché, cara, carina,
 tra di me e mio fratello
 chi volete sposar?
 Rosina
                                   Voglio il più bello.
 Cassandro
1395Lo son io ad ogni patto.
 Rosina
                                             E se volessi
 per esempio il più pazzo?
 Cassandro
 Non son più quello e cedo un tanto onore
 al fratel mio minore.
 Rosina
 Dunque a lui mi cedete?
 Cassandro
1400Dunque di lui vi preme?
 Rosina
 Io tutti due vorrei sposarvi insieme.
 Cassandro
 Diavolo cosa dite?
 Rosina
 Perché non mi capite
 ma so ben io che dir vorrei.
 Cassandro
                                                     Vorreste
1405due mariti ad un tratto?
 Rosina
                                               Ohibò; vorrei,
 che credo sia tutt’uno,
 una moglie per uno.
 Cassandro
                                        E chi mai deve
 sposar un animale
 qual è il fratello mio.
 Rosina
1410Una donna così... come son io.
 Cassandro
 Una donna se vuol ch’ei se la trovi
 e sua sposa ella sia,
 purché voi siate mia; ma voi furbetta
 per lui solo inclinate.
 Rosina
1415Per lui no.
 Cassandro
                      Per chi dunque?
 Rosina
                                                      Indovinate.
 
    Se le pupille io giro
 amorosette e tenere,
 se rido o se sospiro
 il vostro cor che fa?
 
 Cassandro
 
1420   Il cor mi batte in seno
 e il figliuolin di Venere
 «Spera» mi dice «almeno
 che questo amor sarà».
 
 Rosina
 
    Anche la speme inganna
1425e se l’amor v’affanna
 chi vi potria sanar?
 
 Cassandro
 
    Mi sanerà carina
 questa gentil manina
 che voi m’avete a dar.
 
 Rosina
 
1430   Senza la mano il core
 vi doveria bastar.
 
 Cassandro
 
    No, che un furbetto è Amore
 e mi potria mancar.
 
 Rosina, Cassandro a due
 
    Alme belle innamorate
1435una man che voi bacciate
 vi può solo imprigionar.
 
 Rosina
 
    Troppo io son buona,
 chi m’imprigiona
 doppo farebbemi
1440più delirar.
 
 Cassandro
 
    No no, caretta,
 non vi so credere
 sì semplicetta
 come mi par.
 
 Rosina
 
1445   E se fingessi
 da tristarella
 per farmi amar.
 
 Cassandro, Rosina a due
 
    Ah delle femine
 l’arte più bella
1450questa fu sempre
 d’innamorar.
 
 Rosina
 
    Dunque m’amate,
 che v’amo anch’io.
 
 Cassandro
 
 Dolce ben mio,
1455deh non mi fate
 più spasimar.
 
 Rosina
 
    Ma che bramate?
 
 Cassandro
 
 La vostra mano.
 
 Rosina
 
 Or la bacciate.
 
 Cassandro
 
1460Mano amorosa!
 
 Rosina
 
 Mano di sposa
 che voi sapeste
 ben meritar.
 
 Cassandro, Rosina a due
 
    Caro nodo! Dolce istante!
1465Fortunato un core amante
 che ci possa un dì arrivar!
 
    E chi ha duro in seno il core,
 chi non sa cosa sia amore
 da noi venga ad imparar.
 
 SCENA ULTIMA
 
 Tutti
 
 Polidoro
1470V’ha poi data licenza
 che sposa mia voi siate
 o un’altra ne troviate?
 Cassandro
                                           Un po’ di flemma,
 che per te pur si troverà qualcuna
 e tocca a lei di ritrovarla.
 Fracasso
                                                A lei
1475toccherà d’approvar le nozze ancora
 della sorella vostra.
 Simone
 E le mie con Ninetta.
 Rosina
 Quello ch’ei vi promise io non ritratto.
 Cassandro
 Quello ch’ella farà tutto ben fatto.
 Rosina
1480Quanto feci finora
 per ben di tutti il feci, al solo oggetto
 di queste nozze e delle mie non meno.
 Qual non ero mi finsi e al breve inganno
 se si accordi il perdono,
1485con tutti ognor sarò quella ch’io sono.
 tutti
 
    Chi non sa talvolta fingere
 non sa mai signoreggiar
 e l’impari dalle femmine
 chi vuol farle innamorar.
 
 Fine del dramma