Ottone, Venezia, Rossetti, 1739

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 OTTONE
 
 
    Dramma per musica da rapresentarsi nel famosissimo teatro Grimani di San Giovanni Grisostomo il carnovale dell’anno 1740, dedicato a sua altezza reale Federico Cristiano principe elettorale di Sassonia, figlio del regnante Augusto di Polonia ed elettor di Sassonia.
    In Venezia, MDCCXXXIX, per Marino Rossetti, con licenza de’ superiori e privileggio.
 
 
 Altezza reale,
    al felice arrivo di vostra altezza reale in questa inclita dominante è dovuto che tutte le magnificenze e spettacoli siano dedicati alla vostra real persona. La distinzione e l’amore dimostrato da questo pubblico alla gloriosa memoria del vostro famoso avo Augusto, al magnanimo Augusto genitore regnante e alla vostra real sorella regina delle Due Sicilie, eccolo tutto ora rinovato in voi in cui si veggono scolpite tutte le loro adorabili doti e costumi. Ecco dunque che se fra tutte le pompe e divertimenti il più trascelto è quello di questo dramma che nel maggior teatro dee farsi la delizia della veneta nobiltà, questo dunque sia consacrato al real vostro nome, il quale esigge da per tutto e venerazione e rispetto, perché in rimirando vostra altezza reale si contempla il vero esemplare d’un principe, un lucido specchio d’un vero re. Ma l’antiche e moderne storie parlano con tanto di fasto di tutti i vostri antenati che reputo temerario pensiero se qui parlar ne volessi, se tutto il mondo sa che vostra altezza reale è un sovrano cotanto qualificato che il vostro solo nome previene ogni encomio e la vostra grandezza preoccupa ogni lode. Quindi è che con ossequioso silenzio prostrandomi, mi do l’onore di sottoscrivermi di vostra altezza reale devotissimo, obligatissimo ed umilissimo servitore,
 
    Domenico Lalli
 
 
 ARGOMENTO
 
    Adelaide figlia di Ridolfo, conte di Borgogna e re d’Italia, fu per bellezza e per virtù la più rinomata principessa del suo tempo. Si maritò con Lotario figlio d’Ugo conte d’Arles, il quale resse il regno più come padre che come re; con tutto ciò sollevatisi i popoli contro di lui spalleggiarono Berengario duca di Spoleti; ma Lotario senza venire all’armi divise con il duca il regno e lasciando a Berengario il soglio di Milano contentossi di risiedere in Pavia. Non passò gran tempo che Berengario avido di possedere tutto il regno fece avvelenare Lotario e pensò per meglio assicurarsi nel trono d’indurre la vedova Adelaide a sposarsi con Idelberto suo figlio; ma la saggia regina nel rifiutare le di lui nozze fu da Berengario assediata in Pavia. Atto, marchese di Toscana e zio di Adelaide, il di cui nome per comodo della scena si è mutato in quello di Everardo, prevedendo il pericolo della nipote e udita la fama del valore di Ottone re di Germania, lo chiamò in soccorso della nipote. Dall’assedio e resa di Pavia a Berengario si dà principio al drama.
 
 
 ATTORI
 
 OTTONE re di Germania
 (il signor Giovan Tedeschi)
 BERENGARIO già duca di Spoleti, poi re d’Italia
 (il signor Antonio Raaff)
 MATILDE sua consorte
 (la signora Anna Pinaci Bagnolese)
 ADELAIDE vedova di Lotario, regina d’Italia
 (la signora Giustina Gallo)
 IDELBERTO figlio di Berengario e di Matilde
 (il signor Giuseppe Santarelli)
 CLODOMIRO, capitano di Berengario
 (la signora Rosa Souvtter)
 
    La musica è del signor Gennaro d’Alessandro napolitano, maestro di cappella del pio Ospedale della Pietà. Li balli sono d’invenzione e direzione di monseur Souvtter.
 
 
 MUTAZIONI
 
    Atto primo: deliziosa fuori la città di Pavia; appartamenti d’Adelaide; piazza di Pavia.
    Atto secondo: vasta campagna con veduta della città di Pavia, ponte che introduce alla medesima sul fiume Tecino; fondo di torre; mura della città con ponte a levatoio, torri e rivellino, dall’altra parte accampamento d’Ottone.
    Atto terzo: galleria di statue; accampamento d’Ottone sotto la città, con stromenti militari per abbatter le mura; gran sala.
    Le scene sono d’invenzione e direzione del signor Antonio Jolli, servitore attuale di sua altezza serenissima di Modona. Il vestiario è del signor Nadal Canciani. Il direttore del combattimento è il signor Santo Lanzerotti.