La favola de’ tre gobbi, partitura ms. P-I-Nc (I tre gobbi)

 PARTE SECONDA
 
 PARPAGNACCO
 
250   Corpo di Bacco,
 son Parpagnacco.
 
 BELLAVITA
 
 Femina ardita,
 son Bellavita.
 
 BELLAVITA, PARPAGNACCO
 
 Le mie vendette
255teco vuo’ far.
 Ecco il rivale, lo voglio sfidar.
 
 BELLAVITA
 
    Ponete mano.
 
 PARPAGNACCO
 
 Fuori la spada.
 
 BELLAVITA
 
 Brutto villano, ti voglio ammazzar.
 
260   Alto.
 
 PARPAGNACCO
 
               Ferma.
 
 BELLAVITA
 
                               Tira.
 
 PARPAGNACCO
 
                                           Vieni.
 
 BELLAVITA, PARPAGNACCO
 
                                                         Ah!
 O che poltrone,
 non sa tirar.
 
 SCENA PRIMA
 
 MACACCO, BELLAVITA e PARPAGNACCO
 
 MACACCO
 Co... co... co... cosa fate?
 PARPAGNACCO
 Lasciatelo ammazzar.
 BELLAVITA
                                          Non mi tenete.
 MACACCO
265Ammazzatevi pur quanto volete.
 PARPAGNACCO
 Tu pur mi sei rivale.
 BELLAVITA
 Tu pur Vezzosa adori.
 PARPAGNACCO
 Voglio cavarti il cor.
 BELLAVITA
                                       Cedila o mori.
 MACACCO
 No no cari fratelli, ve la cedo,
270non voglio andar per quelle luci belle
 a farmi bu... bucar la pelle.
 PARPAGNACCO
 Fermatevi.
 BELLAVITA
                        Venite qui, sentite.
 Amate voi Vezzosa?
 MACACCO
                                       L’amo ancor
 ma di voi non mi prendo soggezzione,
275sono un buon co... co... co... compagnone
 e non ho gelosia
 ed ho gusto d’amare in co... co... co... compagnia.
 PARPAGNACCO
 Caro Macacco mio,
 non è finito ancor.
 MACACCO
                                    La va va lunga.
 PARPAGNACCO
280Questo trattar non è da cavaliero.
 MACACCO
 Mi mi mi son venuti
 in cu... cu... cuppula da vero.
 BELLAVITA
 
    Vi priego di core
 a farmi un favore.
285Parlate a madama,
 pregate per me.
 
    E ben che cos’è?
 Che bella creanza.
 Sentite, direte
290ch’andarle vorrei
 a far riverenza.
 Ma che impertinenza,
 tiratevi in là.
 M’avete capito.
295V’aspetto poi qua.
 
 SCENA II
 
 PARPAGNACCO e MACACCO
 
 PARPAGNACCO
 Sentite ancora a me.
 MACACCO
                                        Non posso.
 PARPAGNACCO
 Una parola sola e poi andate.
 MACACCO
 Ho inteso senza che parlate.
 
    Ho ca... ca... ca... ca... capito,
300pa... pa... pa... pa... parlerò.
 Voi sarete ben servito,
 il mezzan vi vi farò.
 
    Son di buon co... co... co... core,
 l’accialin vi batterò.
 
 SCENA III
 
 BELLAVITA e PARPAGNACCO
 
 BELLAVITA
305Veramente voi siete un bel soggetto.
 PARPAGNACCO
 Oh che gentile aspetto.
 BELLAVITA
 Che amabile figura,
 che gran caricatura.
 PARPAGNACCO
 Che grazia avete voi.
310Lo giuro da marchese,
 siete una figura alla chinese.
 
    Se vi guardo ben bene nel volto,
 voi mi fate di risa crepar.
 Quel visino così disinvolto
315è una cosa che fa innamorar.
 Che ti venghi la rabbia nel dorso;
 guarda l’orso, mi vuole graffiar.
 
 SCENA IV
 
 BELLAVITA, PARPAGNACCO e poi VEZZOSA
 
 BELLAVITA
 Non posso più soffrir tal petulanza.
 PARPAGNACCO
 Che sì, che sì, che con un temperino
320ti taglio quel gobbino.
 BELLAVITA
 Che sì, che col bastone
 ti rompo quel gobbone.
 BELLAVITA
 Io timore non ho.
 PARPAGNACCO
                                   Non ho paura.
 BELLAVITA
 Faccia di bernardon.
 PARPAGNACCO
                                         Brutta figura.
 VEZZOSA
325Olà, olà fermeve,
 cosa diavolo feu,
 disé, cossa gh’aveu?
 Se ve disé più robba,
 la stizza ve farà crescer la gobba.
 BELLAVITA
330Veneziana gentil, chi siete voi?
 PARPAGNACCO
 Cercate voi di me?
 VEZZOSA
 Domando tutti do. Son vegnua qua
 per parte de madama, mia padrona,
 a farvi riverenza
335e a dirve do parole in confidenza.
 BELLAVITA
 Dite, dite.
 PARPAGNACCO
                      Parlate.
 VEZZOSA
 La sa che tutti do sé innamorai
 de ella spasemai, anch’ella dise
 che seu le so raise,
340ella vi vuol tutti do per so morosi
 ma ghe dispiase assai che sé zelosi.
 Savé che zelosia
 dal mondo xe bandia.
 Chi ne sa secondar
345qualcosa pol sperar.
 Ma chi troppo pretende e ze ostinà
 lo mandemo ben ben de là de Stra.
 Onde penseghe,
 o amarla in compagnia, se la ve preme,
350o andate a far squartar tutti do insieme.
 PARPAGNACCO
 O star quieto o lasciarla.
 BELLAVITA
 O soffrire un compagno o non amarla.
 PARPAGNACCO
 Andiamo da madama
 e ditele in mio nome
355che d’amarla con altri io son contento.
 BELLAVITA
 Pur che non lasci me, n’ami anche cento.
 
    Non saremo più gelosi,
 lo giuriamo a tutti i numi,
 lo giuriamo ai vostri lumi
360che son fonti di beltà.
 
 No no, spetela qua,
 che za la vegnerà.
 Lasé che vaga mi dalla padrona
 e portarghe sta nova cosa buona.
 
365   Non temer bell’idol mio,
 contro il ciel resiste amor.
 Che! Tu piangi, ah frena oh dio
 quell’amaro tuo dolor.
 
    Sì crudeli, in voi le prove
370io dirò del mio valor,
 là sull’ara in grembo a Giove
 proverete il mio furor.
 
 SCENA ULTIMA
 
 BELLAVITA
 Marchese che ne dite?
 PARPAGNACCO
 Che far pensate voi?
 BELLAVITA
375Penso d’amare in compagnia.
 PARPAGNACCO
 Penso al diavolo mandar la gelosia.
 VEZZOSA
 Bravi, così mi piace,
 amici in buona pace.
 PARPAGNACCO
 Madama son per voi.
 BELLAVITA
380Son qui, son tutto vostro.
 VEZZOSA
 Aggradisco d’ognun le grazie sue
 ma vi voglio d’accordo tutti e due.
 PARPAGNACCO
 Per me son contento.
 BELLAVITA
 Di farlo non mi pento.
 MACACCO
385Ed io che non sche... scherzo,
 se siete due, io sa... sarò il terzo.
 VEZZOSA
 Andiamo dunque uniti
 a ballare e cantare
 e per divertimento
390venga ognuno a sonar qualche stromento.
 PARPAGNACCO
 Sì, vengo e sonerò
 con madama gentil quanto potrò.
 BELLAVITA
 Corpo di Bacco,
 voglio sonar coll’istrumento mio.
 MACACCO
395Ed io che non so... sono
 me... me... me... me... merlotto
 voglio sonare anch’io
 il ciu... ciu... ciu... ciuffolotto.
 BELLAVITA
 
    Che bella cosa ch’è
400l’amare e non temer,
 che amabile goder
 in buona società.
 
 PARPAGNACCO
 
    Che bell’amar così
 senza tormenti al cor.
405O che felice amor
 che gusto ognor mi dà.
 
 MACACCO
 
    Ca... ca... ca... caro amor,
 be... bella libertà.
 Do... donne di bon core
410fa... fa... fate la carità.
 
 VEZZOSA
 
    Chi vuole amar con me
 contento ognor sarà
 ma pensi ognun per sé,
 ch’io voglio libertà.
 
 VEZZOSA, BELLAVITA, MACACCO
 
415   Viva l’amore, viva il bon core,
 viva l’amarsi con libertà.
 
 BELLAVITA
 
   Senti senti il violoncello,
 dice: «E viva il viso bello».
 
 PARPAGNACCO
 
 Senti senti il chitarrino,
420dice: «E viva il bel visino».
 
 MACACCO
 
 Senti senti il ciuffolotto,
 dice: «E viva il bel visotto».
 
 VEZZOSA
 
 Ed il cembalo senti senti,
 dice: «E viva i tre contenti».
 
 VEZZOSA, BELLAVITA, PARPAGNACCO, MACACCO
 
425   Viva viva l’allegria,
 bell’amarsi in compagnia.
 Che piacere al cor mi dà
 questa cara libertà.
 
 Fine