La favola de’ tre gobbi, Bonn, Rommerskirchen, 1764 (Madama Vezzosa)

 PARTE SECONDA
 
 PARPAGNACCO
 
    Corpo di Bacco!
 Son Parpagnacco.
 
 BELLAVITA
 
 Femina ardita!
330Son Bellavita.
 Le mie vendette...
 
 PARPAGNACCO, BELLAVITA A DUE
 
 Teco vuo’ far.
 Ecco il rivale, lo voglio sfidar.
 
 PARPAGNACCO
 
    Ponete mano.
 
 BELLAVITA
 
335Fuori la spada.
 
 A DUE
 
 Bruto villano, ti voglio scannar.
 
 PARPAGNACCO
 
    Alto!
 
 BELLAVITA
 
                Ferma!
 
 PARPAGNACCO
 
                                Tira.
 
 BELLAVITA
 
                                            Vieni.
 
 A DUE
 
 Ah! Ah! Ah! Ah!
 Oh che poltrone!
340Non sa tirar.
 
 MACACCO
 Co... co... cosa fate?
 PARPAGNACCO
 Lasciatelo ammazzar.
 BELLAVITA
                                          Non mi tenete?
 MACACCO
 Ammazzatevi pur quanto volete.
 PARPAGNACCO
 Tu pur mi sei rivale?
 BELLAVITA
345Tu pur Vezzosa adori?
 A DUE
 Voglio cavarti il cor. Cedila o mori.
 MACACCO
 No no cari fratelli, ve la cedo,
 non voglio andar per quelle luci belle
 a farmi bucar la pelle.
 BELLAVITA
350Eh? Tiratevi in qua,
 ditemi in confidenza,
 siete voi di Vezzosa inamorato!
 MACACCO
 Ma io son buo... buo... buono,
 no ho ge... gelosia
355e ho gusto d’ama... mare in compagnia.
 PARPAGNACCO
 Eh eh, signor barone,
 una parola in grazia.
 MACACCO
                                        Ve... ve... vengo.
 PARPAGNACCO
 Amate veramente
 voi pure la Vezzosa?
 MACACCO
360Vi dirò una co... cosa,
 l’amo anch’i... ch’i... ch’i... ch’io.
 Ma di voi non mi prendo soggezzione,
 io sono un buon ami... mi... mi... micone.
 BELLAVITA
 Venite qua, sentite,
365di voi poco m’importa,
 mi basta che colui vada in malora.
 MACACCO
 Lasciate fare a me.
 PARPAGNACCO
                                     Caro Maccaco,
 non ho finito ancor.
 MACACCO
                                       La la va lunga.
 PARPAGNACCO
 Io di voi mi contento,
370non vorrei che colui venisse qui.
 MACACCO
 Sì sì sì sì sì sì.
 BELLAVITA
 Un poco di creanza, padron mio,
 voglio parlar anch’io.
 PARPAGNACCO
 Quest’azzione non è da cavaliero.
 MACACCO
375Mi son venuti in cuppola da vero.
 BELLAVITA
 
    Vi prego di cuore
 a farmi il favore,
 parlate a madama,
 pregate per me.
 
380   E bene? Che c’è? (A Parpagnacco)
 Che bella creanza?
 Sentite, direte
 che l’amo, l’adoro,
 ch’ell’è il mio tesoro,
385che andarle vorrei
 a far riverenza.
 (A Parpagnacco) Ma che impertinenza!
 Tiratevi in là.
 Mi avete capito?
390V’aspetto poi qua.
 
    Potrete anche dirle
 che gran differenza
 che passa, che v’è
 fra quello e fra me.
395Io son tutto grazia,
 di lui malagrazia
 peggior non si dà. (A Parpagnacco)
 Un po’ di creanza,
 tiratevi in là.
 
 MACACCO
400Su... su... subito vado.
 PARPAGNACCO
 Sentite ancora me.
 MACACCO
                                     Non po... po... posso.
 PARPAGNACCO
 Un galantuom s’ascolta.
 MACACCO
                                              Pa... pa... pa...
 parlate un’altra volta.
 PARPAGNACCO
 Una sola parola e poi n’andate.
 MACACCO
405V’ho inte... teso se... sensa che parlate.
 
    V’ho ca... ca... ca... capito,
 pa... pa... pa... parlerò.
 Voi sarete se... servito,
 il mezzan vi vi farò.
 
410   Son di buon co... co... co... co... core,
 l’acciarin vi batterò.
 
 BELLAVITA
 Veramente voi siete il bel soggetto.
 PARPAGNACCO
 O che gentile aspetto,
 che amabile figura!
 BELLAVITA
415Che gran caricatura!
 PARPAGNACCO
                                        Ah gobbo!
 BELLAVITA
                                                             Ah monte!
 O che caro marchese!
 PARPAGNACCO
                                          O che bel conte!
 BELLAVITA
 Che sì, che il mio bastone
 ti rompe quel gobbone.
 PARPAGNACCO
 Che sì, che sì, con un temperino
420ti taglio quel gobbino.
 BELLAVITA
 Io timore non ho.
 PARPAGNACCO
                                   Non ho paura.
 BELLAVITA
 Faccia di babbion.
 PARPAGNACCO
                                     Brutta figura.
 VEZZOSA (Vestita alla veneziana, con zendala)
 Ola! Ola fermeve;
 cosa diavolo feu?
425Dixé, cosa gh’aveu?
 Se ve dixé più robba,
 la stizza ve farà crescer la gobba.
 PARPAGNACCO
 Veneziana gentil chi siete voi?
 BELLAVITA
 Cercate voi di me?
 VEZZOSA
430Domando tutti do, son vegnua qua
 per parte di madama mia padrona,
 a farve riverenza
 e a dire due parole in confidenza.
 PARPAGNACCO
 Dite, dite.
 BELLAVITA
                      Parlate.
 PARPAGNACCO
435V’ascolto con diletto.
 BELLAVITA
 Mi balza il cor per allegria nel petto.
 VEZZOSA
 Lo so che tutti do xé inamorai
 per ella spasemai,
 anca ella la dize
440che zé le so raize.
 La ve vol tutti do per so morosi.
 Ma ghe despiase assai che sié zelosi.
 Savé che zelosia
 del mondo xe bandia?
445No la se usa più. Nualtre donne
 savé che la volemo a nostro modo?
 Chi ne sa secondar
 qualcosa può sperar;
 ma chi tropo pretende e xe ustinà
450li mandemo ben ben de là da Stra.
 Donca penseghe ben.
 O amarla in compagnia, se la ve preme,
 o andarne a far squartar tutti do insieme.
 PARPAGNACCO
 Il dilemma va stretto.
 BELLAVITA
455Non vi è la via di mezzo?
 PARPAGNACCO
 O star cheto o lasciarla?
 BELLAVITA
 O soffrire un compagno o non amarla.
 MADAMA
 (Son due pazzi a consiglio).
 PARPAGNACCO
 Che faccio?
 BELLAVITA
                        A che m’appiglio?
 PARPAGNACCO
460Conte!
 BELLAVITA
                Marchese!
 PARPAGNACCO
                                      Che facciam noi?
 BELLAVITA
 Cosa pensate voi?
 PARPAGNACCO
 Penso che si può amare in compagnia.
 VEZZOSA
 Eccoli già cangiati;
 affé ci son cascati.
 PARPAGNACCO
465Andate da madama.
 BELLAVITA
 E ditele in mio nome...
 PARPAGNACCO
 Che d’amarla con altri io mi contento.
 BELLAVITA
 Purché non lasci me, n’ami anche cento.
 VEZZOSA
 Bravi, così me piase,
470star da buoni compagni; za la donna
 gh’ha el cuor come i meloni,
 una fetta per un contenta tutti.
 Cari i mi cari putti,
 chi crede d’esser solo se ne mente.
475Che le done d’un sol no xe contente.
 PARPAGNACCO
 Dunque andiam da madama.
 VEZZOSA
 No no, aspettela qua,
 che za la vegnirà;
 lassé che vada mi dalla parona
480a portarghe sta niova così buona.
 
    Sieu tanto benedetti,
 o cari sti gobbetti,
 staremo allegramente
 in pace tra de nu.
 
485   Caro quel gobbo,
 caro colù.
 
    Via che la vaga.
 De chi è sti mondi?
 Tutti i xe nostri,
490tutti per nu.
 
    Miré, son donna Betta
 che gh’ho la lingua schietta,
 se vu saré zelosi,
 ridicoli saré.
 
495   E chi è geloso?
 Za m’intendé.
 
 PARPAGNACCO
 Dunque sarem d’accordo,
 dunque anderemo insieme
 alla conversazion.
 BELLAVITA
                                   Sì non mi preme.
500Venite da madama,
 venga il terzo ed il quarto ed anche il quinto,
 so che il merito mio sarà distinto.
 PARPAGNACCO
 Sapete, signor conte,
 perché una tal risposta
505diedi alla cammeriera,
 perché la mia maniera,
 il mio garbo, il mio tratto
 darà a voi, darà a tutti scaccomatto.
 BELLAVITA
 Veramente voi siete un bel Narciso.
 PARPAGNACCO
510Oh che leggiadro viso!
 Che grazia avete voi!
 Lo giuro da marchese,
 siete una figurina alla chinese.
 
    Se vi guardo ben bene nel volto,
515voi mi fate di risa crepar.
 Quel visino così dissinvolto
 è una cosa che fa inamorar.
 Che ti venga la rabbia nel dorso,
 guarda, l’orso mi vuole graffiar.
 
520   Pretension veramente da pazzo
 che quel grugno voler far l’amor.
 Zitto, zitto, non tanto schiamazzo.
 Che madama mi vuole sposar.
 O che matto che sei da legar.
 
 BELLAVITA
525Cotanta impertinenza
 io soffrire non voglio.
 PARPAGNACCO
                                          Siate buono,
 che, se io caccio la spada un’altra volta,
 gridarete pietà, soccorso invano.
 BELLAVITA
 Misero voi, s’io torno a metter mano.
 PARPAGNACCO
530Ma vien madama.
 BELLAVITA
                                    Non ci vega irati.
 PARPAGNACCO
 Lo sdegno sospendiam.
 BELLAVITA
                                             Cessino l’onte.
 PARPAGNACCO
 V’abbraccio, amico.
 BELLAVITA
                                       Ed io vi bacio in fronte.
 VEZZOSA
 Bravi, così mi piace,
 amici in buona pace.
 PARPAGNACCO
535Madama, son per voi.
 BELLAVITA
                                          Son tutto vostro.
 VEZZOSA
 Aggradisco d’ognun le grazie sue
 ma vi voglio d’accordo tutti e due.
 PARPAGNACCO
 Io per me son contento.
 BELLAVITA
 Di farlo io non mi pento.
 MACACCO
540Ed io che che non scherzo,
 se sie... sie... siete due, fa... farò il terzo.
 VEZZOSA
 Caro il mio Parpagnacco,
 contin grazioso, amabile Macacco,
 venite tutti tre,
545che male già non v’è,
 mentre c’insegna l’odierna moda
 che il galantuom lasci godere e goda.
 PARPAGNACCO
 Io per vostro riguardo il tutto accordo.
 BELLAVITA
 Io sarò, se volete, e cieco e sordo.
 MACACCO
550Io per farvi piacere
 vi farò da ca... ca... ca... candeliere.
 VEZZOSA
 Andiamo dunque uniti
 a cantare, a ballare
 e per divertimento
555venga ognuno a sonar qualche istromento.
 PARPAGNACCO
 Sì vengo e sonerò
 per madama gentil quanto potrò.
 BELLAVITA
 Corpo di Bacco! Anch’io
 voglio sonar coll’istrumento mio.
 MACACCO
560Ed io pur che che che non son merlotto
 voglio suo... suo... suonar il ciufolotto.
 PARPAGNACCO
 
    O bella cosa ch’è
 l’amare e non temer!
 Che amabile goder
565in buona società.
 
 BELLAVITA
 
    Che bell’amar così
 sensa tormento al cor!
 O che felice amor
 che gusto ognor mi dà!
 
 MACACCO
 
570   Ca... ca... ca... caro amor!
 Be... bella libertà!
 Do... donne di buon cor
 fa... fate la carità.
 
 VEZZOSA
 
    Chi vuole amar con me
575contento ognor sarà;
 ma pensi sol per sé,
 ch’io voglio libertà.
 
 TUTTI
 
    Viva il buon cuore!
 Viva l’amarsi
580con libertà!
 
 BELLAVITA
 
    Senti senti il violoncello.
 Dice: «Evviva il viso bello!»
 
 PARPAGNACCO
 
    Senti senti il chitarrino,
 dice: «Evviva il dio bambino!»
 
 MACACCO
 
585Se... se... senti il ciufoletto,
 dice: «Evviva quel visetto!»
 
 VEZZOSA
 
 Ecco il cembal, senti, senti.
 Dice: «Evviva i tre contenti».
 
 TUTTI
 
    Viva viva l’allegria!
590Bell’amarsi in compagnia,
 che piacere al cor mi dà
 questa cara libertà!
 
 Il fine